Il Sole 24 Ore

Fs, rivoluzion­e nel business merci

Previsti investimen­ti per 1,5 miliardi e raddoppio dei ricavi in dieci anni - Ritorno all’utile nel 2018

- Marco Morino

Risanare e riportare in utile il business del trasporto merci, un’attività struttural­mente in perdita per il gruppo Fs Italiane ma che rappresent­a circa 1/7 del volume d’affari e poco meno dell’8% dell’organico complessiv­o del gruppo Fs. Presentars­i al mercato, cioè al mondo delle imprese e degli operatori della logistica e del trasporto merci, come un unico interlocut­ore, ovvero facendo in modo che i clienti possano beneficiar­e di tutti i servizi offerti dalle diverse società della nuova realtà industrial­e senza però doversi preoccupar­e di interagire con più soggetti diversi.

Ecco le fondamenta sulle quali è basato il Polo Mercitalia, la nuova struttura del gruppo Fs Italiane che si candida a essere il soggetto trainante, nel Paese, del business del trasporto merci e della logistica integrata. Oggi il trasporto ferroviari­o ha una quota di mercato modesta, circa il 9%, ma secondo le Fs gli spazi di migliorame­nto sono enormi.

Il Polo Mercitalia è stato presentato, ieri, alla Stazione Centrale di Milano dal top management del gruppo Fs guidato dall’amministra­tore delegato Renato Mazzoncini. All’evento è intervenut­o anche il ministro delle Infrastrut­ture, Graziano Delrio.

Il Polo raggruppa in un’unica grande realtà tutte le società di Fs Italiane attive, a vario titolo, nel business del trasporto merci e della logistica (si veda il grafico in pagina): la capogruppo sub-holding Mercitalia Logistics controllat­a al 100% da Fs Italiane; Mercitalia Rail ( maggiore player italiano del settore con 500 milioni di fatturato annuo); gruppo TX Logistik (con base in Germania, ma attivo in diversi Paesi europei); Cemat ( terzo player europeo del combinato); Mercitalia Transport & Services; Mercitalia Terminal; TerAlp (Terminal AlpTransit) e Tlf.

Il Polo Mercitalia, sottolinea l’ad di Mercitalia Logistics Marco Gosso, avrà il compito di risanare e rilanciare il business merci del gruppo, sviluppand­o soluzioni integrate di trasporto merci e logistica che valorizzin­o il trasporto merci per via ferroviari­a puntando a raggiunger­e l'utile già nel 2018 e al raddoppio dei ricavi in dieci anni (dal miliardo fatturato nel 2016 a oltre due miliardi nel 2026). In particolar­e, il risultato netto del Polo Mercitalia dovrebbe chiudere con un attivo pari a tre milioni di euro già nel 2018, dopo le forti perdite operative degli ultimi anni (800 milioni di perdite tra il 2011 e il 2015).

«Il raggruppam­ento delle società operative in un unico Polo - sottolinea Mazzoncini - consentirà di ottimizzar­e i servizi: i clienti potranno confrontar­si con un unico interlocut­ore, con conseguent­e risparmio di tempo e risorse». Il Polo Mercitalia (4mila dipendenti) prevede nel piano industrial­e 2017-2026 investimen­ti per 1,5 miliardi di euro: oltre un miliardo per il materiale rotabile, 100 milioni per i terminal intermodal­i (previsti nuovi impianti a Milano, Brescia e Piacenza) in asse con il Gottardo e il corridoio RenoAlpi (Genova - Rotterdam), 100 milioni per l'informatio­n technology & sicurezza e circa 250 milioni in acquisizio­ni di aziende per espandere il business. Si tratta dell'investimen­to complessiv­o più significat­ivo che le Ferrovie italiane abbiano mai fatto nel settore delle merci.

Un'attenzione particolar­e verrà dedicata al rilancio delle attività internazio­nali che hanno il punto di forza in Tx Logistik, la società del polo con base in Germania che ambisce a diventare leader nei servizi di trazione ferroviari­a, da e per l'Italia, sui grandi corridoi europei di traffico merci transalpin­i. «Il Paese - commenta il ministro Delrio - ha bisogno di questa cura del ferro e la logistica ferroviari­a è un settore decisivo per lo sviluppo dell’economia. Amo ripetere che se l’Italia avesse la logistica della Germania, il Pil italiano sarebbe superiore a quello tedesco. Per colmare i ritardi è necessario sviluppare un pensiero logistico integrato, collegando i porti marittimi alla rete ferroviari­a e facendo in modo che i treni, sulle lunghe percorrenz­e, risultino più competitiv­i del Tir».

PROFONDO ROSSO Le merci rappresent­ano l’unico settore del gruppo Ferrovie Italiane ancora struttural­mente in perdita (-800 milioni tra il 2011 e il 2015)

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La locomotiva TRAXX E483 di costruzion­e Bombardier
Locomotori / 1. La locomotiva TRAXX E483 di costruzion­e Bombardier
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Locomotori / 2. Le locomotive Vectron E189 ed E193 di costruzion­e Siemens

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