Il Sole 24 Ore

Bando per l’acquisto di 125 locomotive

- M. Mor.

Il debutto del Polo Mercitalia (gruppo Fs Italiane) coincide con un annuncio in grande stile: l’avvio del rinnovo del materiale rotabile. Mercitalia Rail, la principale società del nuovo polo, si è già mossa in due direzioni. Prima mossa: Mercitalia Rail ha sottoscrit­to due contratti di noleggio per 20 nuove locomotive elettriche. I nuovi locomotori sono forniti dalle compagnie Akiem (10 macchine Bombardier prodotte nello stabilimen­to di Vado Ligure) e Mrce del gruppo Mitsui (10 macchine Siemens). Seconda mossa: tra qualche giorno sarà avviato da Mercitalia Rail e da TX Logistik (congiuntam­ente) l'iter per acquisire nei prossimi anni fino a 125 nuove locomotive elettriche sia per il mercato nazionale sia per quello europeo. Le nuove locomotive verranno finanziate attingendo al milione di euro messo a disposizio­ne del Polo Mercitalia per il rinnovo del materiale rotabile da parte dell’azionista, cioè Fs Italiane.

«Il rinnovo del materiale rotabile - spiega Marco Gosso, amministra­tore delegato di Mercitalia Logistics - è tra le nostre priorità. Dopo la pubblicazi­one del bando per l’acquisto delle 125 locomotive ci aspettiamo che i costruttor­i si facciano avanti con le rispettive manifestaz­ioni d’interesse. Puntiamo a chiudere l’operazione entro l’estate». Qual è il valore della commessa? «La commessa vale circa il 30% del miliardo messo a disposizio­ne dall’azionista, quindi siamo sui 300 milioni di euro» risponde Gosso. Attualment­e il Polo Mercitalia dispone di una flotta di circa 600 locomotori e 26mila vagoni.

«Le centralità del cliente - aggiunge Renato Mazzoncini, amministra­tore delegato di Fs Italiane - è strategica per la nostra azienda. Dobbiamo trattare le merci come fossero viaggiator­i». Perché, ragiona Mazzoncini, se tratti male i passeggeri scattano le proteste. Se tratti male le merci finiscono sui camion. Invece l’obiettivo delle Fs e del governo è esattament­e il contrario: trasferire quote crescenti di traffico merci dalle strade (e dalle autostrade) verso le ferrovie. «L'obiettivo del governo italiano - conferma, a Milano, il ministro Delrio - è di trasportar­e il 30% di merci su ferro in 10 anni. Nel 2016 abbiamo aumentato le merci del 6%, quindi possiamo farcela». La cura del ferro, secondo Delrio, inizia a dare frutti: «I primi 12-18 mesi sono andati molto bene, gli operatori privati hanno fatto investimen­ti importanti, Fs ne sta facendo e ne farà ancora, è un cambio culturale importante». Richiesto anche dall’Unione europea, che punta a trasferire entro il 2030 il 30% del traffico merci dalla gomma alla rotaia e il 50% entro il 2050.

SALTO CULTURALE L’ad Mazzoncini: «La centralità del cliente è strategica: dobbiamo trattare le merci come i passeggeri, altrimenti finiscono sui camion»

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