Brescia capofila per Industria 4.0
Brescia, Cremona e Mantova si attrezzano per la rivoluzione digitale che, nelle intenzioni dei legislatori, investirà nei prossimi mesi il sistema manifatturiero. È stata presentata ieri, a Brescia, un progetto di digital innovation hub per il 4.0, la «piattaforma» che accompagnerà le imprese nel necessario percorso di digitalizzazione innescato dalle nuove tecnologie disponibili sul mercato con il piano di incentivi del Governo.
«Lavoreremo per scaricare a terra tutta la potenza dell’industria 4.0 - ha spiegato il presidente dell’Associazione industriale bresciana, Marco Bonometti -, insieme alle imprese, alle università, ai centri di ricerca e ai centri di competenza. Il digital innovation hub ospitato da Brescia è l’occasione per colmare il gap tecnologico tra imprese, università ed enti competenti».
L’appello è stato lanciato in un convegno al quale hanno partecipato anche il presidente di Confindustria Mantova, Alberto Marenghi, con il leader dell’Associazione industriali di Cremona, Umberto Cabini. «L’industria- ha aggiunto Bonometti - ha il ruolo di traino e della crescita del paese. Questa è una grande opportunità per l’industria italiana: le imprese devono dimostrare di essere capaci e di non avere paura di affrontare il nuovo. La rivoluzione 4.0 è l’occasione per riavvicinare il paese al mondo dell’impresa».
Bonometti ha aggiunto che «anche in questi territori le imprese si dividono in due categorie. Da un lato - ha detto - ci sono le realtà che in questi anni hanno già investito in innovazione digitale, e saranno le prime a cogliere i frutti di questa rivoluzione. Dall’altro ci sono le realtà di dimensione minore, ancora attardate in questo percorso. Lo sforzo è creare le condizioni affinchè anche le piccole imprese possano accedere a queste opportunità». Brescia crede in questo processo, come hanno dimostrato gli oltre 500 iscritti al seminario di ieri. «È chiaro che da soli non si va da alcuna parte - ha ribadito il presidente dell’Aib -. Le macchine di ultima generazione già prevedono la raccolta di dati e la tracciabilità della produzione, e le imprese più strutturate hanno già iniziato a digitalizzare la produzione: ora si tratta di sviluppare queste competenze lungo i cluster e le filiere presenti sul territorio. Dobbiamo sfruttare queste fenomeno per creare maggiore valore aggiunto e migliorare la soddisfazione dei nostri clienti».
Brescia si candida a un ruolo guida nella macroarea della Lombardia orientale. «Con il digital innovation hub - ha spiegato Bonometti - stabiliremo le priorità e declineremo i servizi necessari, dialogando con le realtà del territorio che già possiedono le competenze adatte». Saranno coinvolti Isfor, Aqm, Fondazione Aib e Csmt, oltre all’Università degli Studi di Brescia, con la quale è stato firmato un apposito protocollo. Si lavorerà su informazione, consulenza, assistenza finanziaria ma, soprattutto sulla formazione, con l’intento di creare nuove competenze, adeguate agli obiettivi di digitalizzazione della fabbrica, fino ad arrivare, in alcuni casi, alla riqualificazione delle risorse aziendali. «L’automazione è importante, ma è l’uomo che deve gestire i dati - ha concluso Bonometti -, e capire quali sono le informazioni sensibili e utili alla creazione del vero valore aggiunto dell’impresa».