Saras investe 645 milioni a Sarroch
Efficientamento energetico, miglioramento tecnologico, un’attenzione verso una “sempre migliore qualità ambientale” e investimenti in Sardegna per 645 milioni nell’arco di quattro anni. E disponibilità verso il progetto metano.
Sono i punti del piano di investimenti della Saras per il periodo 2016-2019 illustrati nel corso di un incontro alla Regione tra l’assessore della Programmazione Raffaele Paci, il vice presidente esecutivo di Saras Dario Scaffardi e il presidente della controllata Sarlux Francesco Marini e il presi- dente di Confindustria Sardegna Meridionale Maurizio De Pascale. Fondamentali, per la raffineria che tratta una media di 300mila barili al giorno e un totale di 15 milioni di tonnellate l’anno, gli investimenti finalizzati al mantenimento delle caratteristiche tecnologiche che consentono la lavorazione di 41 grezzi differenti. Un altro elemento riguarda poi l’efficientamento energetico, i «miglioramenti alle turbine» e il «miglioramento tecnologico degli impianti per la riduzione del vapore». Poi la modifica di alcuni pontili, la Saras ha 13 ancoraggi per petroliere, in modo che possano essere utilizzati da navi si stazza maggiore. A focalizzare l’attenzione della Regione il piano da 20 milioni di euro l’anno per quattro anni per «la sempre migliore qualità ambientale degli impianti». Non solo, attenzione della Regione anche verso gli investimenti e la tecnologia. «Le politiche per l’attrazione di in- vestimenti sono centrali per la nostra Giunta e le consideriamo strategiche per la Sardegna e la sua economia – ha detto l’assessore Paci –. Lo stesso discorso vale per l’alta tecnologia, il digitale, l’Ict, abbiamo sempre detto che è l’innovazione l’unico modo che può permettere alle industrie di fare il salto di qualità verso il futuro, infatti sosteniamo anche la politica nazionale per l’Industria 4.0. Con la Saras credo ci siano prospettive di collaborazione sia nel campo delle nuove tecnologie che in quello della conoscenza e dello sviluppo del capitale umano».
Per l’esponente dell’esecutivo regionale «la diffusione della conoscenza è fondamentale, e allora servono formazione professionale e analisi delle competenze per favorire l’incontro fra domanda e offerta di lavoro, condizione per creare sviluppo e occupazione. Dunque alla Saras guardiamo con molto interesse non solo all’attività di trasformazione del petrolio ma anche all’impegno nella tutela dell’ambiente e alla produzione e trasferimento di conoscenza».
C’è poi un aspetto relativo alla questione metanizzazione verso cui i vertici della Saras hanno espresso volontà di collaborazione. Nel corso del vertice il vice presidente Scaffardi ha manifestato la volontà di mettere a disposizione di chi vorrà realizzare il deposito costiero per il Gnl il sito industriale di Sarroch.
L’INTERVENTO GREEN Il gruppo prevede di impiegare venti milioni di euro l’anno per quattro anni per il miglioramento ambientale degli impianti