Lardini scommette sulla donna
A un mese dall’apertura della prima boutique monomarca in Italia, inaugurata durante Milano moda uomo in via Gesù, Lardini presenta la linea donna alla vigilia della fashion week dedicata alle collezioni femminili per l’autunno-inverno 201718, che inizierà domani per concludersi martedì 27 febbraio.
A raccontare la collezione, ieri, nello showroom di via Manzoni – un altro importante investimento fatto dall’azienda marchigiana a Milano – è stata la stilista Genea Lardini, che ha spiegato di aver immaginato una storia d’amore tra una donna e un uomo, entrambi attratti e affascinati dallo stile Lardini.
L’azienda, per molti anni concentrata sulla parte maschile e famosa in particolare per giacche e capispalla, ha chiuso il 2016 con un fatturato di 73 milioni, in linea con l’anno precedente, ma sono aumentati i ricavi del marchio proprio, arrivati al 40% del totale. La nuova collezione Lardini Donna è contami- nata dallo stile maschile oversize; le paillettes sono abbinate ai tessuti tecnici, il lurex a disegni animalier. Molti i jacquard e le stampe esclusive, tutto arricchito da ricami applicati su colli o maniche. Protagonista resta il capospalla, ma tra le novità c’è l’anorak oversize in tessuti cerati e impermeabili. Il capo viene abbinato volutamente ad abiti in seta laminata o a smoking, all’insegna di quella contaminazione di stili e usi che attraversa oggi il mondo della moda (e non solo quella femminile).
A fondare Lardini furono, nel 1978, i fratelli Andrea, Luigi e Lorena che all’epoca avevano, rispettivamente, 18, 21 e 19 anni. Ora è in atto il passaggio generazionale e l’azienda è sempre più attenta alla sostenibilità, tema molto caro ai Millennials (i nati dopo il 1980): lo stabilimento di Filottrano (Ancona) occupa circa 10mila metri e Lardini è stata tra le prime imprese della zona a posizionare sul tetto un impianto fotovoltaico e a installare speciali filtri anti-inquinamento che migliorano la qualità dell’ambiente circostante.