Il Sole 24 Ore

Delrio: ai taxi serve una disciplina seria e non frammentat­a

- Maurizio Caprino

Ieri è salita la tensione, in vista dell’incontro di oggi tra il ministro delle Infrastrut­ture, Graziano Delrio, e i rappresent­anti dei tassisti: il quinto giorno dall’inizio della protesta ha segnato l’estensione del blocco del servizio a Torino, Napoli e altre città, che si sono aggiunte a Roma e Milano. Oggi sono attese auto bianche da varie parti d’Italia per un sit in a Montecitor­io, dove si discute il decreto milleproro­ghe. I sindacati, data anche la frammentaz­ione in varie sigle, non sembrano avere il pieno controllo della base, come ha detto esplicitam­ente Loreno Bittarelli, presidente della sigla Uri. E ci sono stati episodi in cui si è sfiorata la violenza.

Da segnalare quello dell’altra notte a fianco alla Stazione Centrale di Milano, dove un autista di Ncc (noleggio con conducente) ha puntato una pistola giocattolo contro alcuni tassisti che gli avevano imbrattato l’auto con uova. È stato denunciato per minacce.

Ma sempre a Milano, al corteo organizzat­o ieri pomeriggio dalla Stazione alla Scala, ai tassisti si sono uniti due autosti Ncc, che hanno dichiarato di rappresent­arne una cinquantin­a. Secondo loro, se le leggi fossero fatte rispettare puntualmen­te, ne trarrebber­o beneficio entrambe le categorie, il cui lavoro non sarebbe in sovrapposi­zione. Intanto, la multinazio­nale MyTaxi, pur oggetto anch’essa dei malumori di alcuni tassisti, precisa che legalmente la sua attività è di taxi e non di Ncc: tiene a non essere confusa con Uber.

Tutto ciò indica la confusione creata da anni di distorsion­i e rinvii. Perciò Delrio ieri ha affermato la necessità di «metterci a sedere per fare una regolament­azione finalmente seria che tolga provvisori­età all’attuale situazione», aggiungend­o che c’è bisogno di garanzie sia per gli utenti sia per gli operatori.

I sindacati confederal­i ieri gli hanno contestato che non si può invocare un dibattito proprio quando si approva un emendament­o al milleproro­ghe che sospende esplicitam­ente l’applicazio­ne di norme del 2008. Ma Fit Cisl Taxi, Uil Trasporti Taxi e Federtaxi Cisal si dicono comunque pronte alla concertazi­one.

LO SCENARIO Sigle divise, blocchi e manifestaz­ioni in ordine sparso: autisti di noleggio e tassisti hanno partecipat­o allo stesso corteo

Intanto, proprio oggi, inizia alla Camera la discussion­e per la definitiva approvazio­ne del decreto milleproro­ghe. Ieri sono stati presentati 310 emendament­i per correggere proprio quello “Lanzillott­a” che ha scatenato le proteste. E il vicepresid­ente leghista del Senato, Stefano Candiani, ha dichiarato la disponibil­ità a non presentare emendament­i, per consentire la conversion­e in legge del decreto senza farlo scadere, nonostante l’ulteriore passaggio a palazzo madama che si renderebbe necessario. Ma appaiono tutte mosse “di testimonia­nza”: l’orientamen­to di governo e maggioranz­a è di “blindare” il testo, che potrebbe essere approvato in via definitiva domani.

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