Delrio: ai taxi serve una disciplina seria e non frammentata
Ieri è salita la tensione, in vista dell’incontro di oggi tra il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, e i rappresentanti dei tassisti: il quinto giorno dall’inizio della protesta ha segnato l’estensione del blocco del servizio a Torino, Napoli e altre città, che si sono aggiunte a Roma e Milano. Oggi sono attese auto bianche da varie parti d’Italia per un sit in a Montecitorio, dove si discute il decreto milleproroghe. I sindacati, data anche la frammentazione in varie sigle, non sembrano avere il pieno controllo della base, come ha detto esplicitamente Loreno Bittarelli, presidente della sigla Uri. E ci sono stati episodi in cui si è sfiorata la violenza.
Da segnalare quello dell’altra notte a fianco alla Stazione Centrale di Milano, dove un autista di Ncc (noleggio con conducente) ha puntato una pistola giocattolo contro alcuni tassisti che gli avevano imbrattato l’auto con uova. È stato denunciato per minacce.
Ma sempre a Milano, al corteo organizzato ieri pomeriggio dalla Stazione alla Scala, ai tassisti si sono uniti due autosti Ncc, che hanno dichiarato di rappresentarne una cinquantina. Secondo loro, se le leggi fossero fatte rispettare puntualmente, ne trarrebbero beneficio entrambe le categorie, il cui lavoro non sarebbe in sovrapposizione. Intanto, la multinazionale MyTaxi, pur oggetto anch’essa dei malumori di alcuni tassisti, precisa che legalmente la sua attività è di taxi e non di Ncc: tiene a non essere confusa con Uber.
Tutto ciò indica la confusione creata da anni di distorsioni e rinvii. Perciò Delrio ieri ha affermato la necessità di «metterci a sedere per fare una regolamentazione finalmente seria che tolga provvisorietà all’attuale situazione», aggiungendo che c’è bisogno di garanzie sia per gli utenti sia per gli operatori.
I sindacati confederali ieri gli hanno contestato che non si può invocare un dibattito proprio quando si approva un emendamento al milleproroghe che sospende esplicitamente l’applicazione di norme del 2008. Ma Fit Cisl Taxi, Uil Trasporti Taxi e Federtaxi Cisal si dicono comunque pronte alla concertazione.
LO SCENARIO Sigle divise, blocchi e manifestazioni in ordine sparso: autisti di noleggio e tassisti hanno partecipato allo stesso corteo
Intanto, proprio oggi, inizia alla Camera la discussione per la definitiva approvazione del decreto milleproroghe. Ieri sono stati presentati 310 emendamenti per correggere proprio quello “Lanzillotta” che ha scatenato le proteste. E il vicepresidente leghista del Senato, Stefano Candiani, ha dichiarato la disponibilità a non presentare emendamenti, per consentire la conversione in legge del decreto senza farlo scadere, nonostante l’ulteriore passaggio a palazzo madama che si renderebbe necessario. Ma appaiono tutte mosse “di testimonianza”: l’orientamento di governo e maggioranza è di “blindare” il testo, che potrebbe essere approvato in via definitiva domani.