La media italiana a misura di car list
Non solo Giulia: dietro il modello che ha inaugurato la seconda “vita” dell'Alfa Romeo c'è anche la Giulietta, di recente riveduta e corretta. E dal successo mediatico e di vendite della Giulia la nuova Giulietta eredita ora diversi richiami stilistici, uno per tutti la calandra con griglia a nido d'ape e il paraurti anteriore che sottolinea i tre elementi ellissoidali Alfa. Ma anche i fari bruniti senza cornice e l'estrattore aerodinamico posteriore. Rivoluzionato anche l'abitacolo, con nuove soluzioni: i sedili sportivi di bella fattura e il volante tagliato in basso come sulle monoposto. E una gamma di versioni che si articola in quattro allestimenti, compreso quello Business, a cui si aggiungono due diversi pack, Veloce e Lusso. Il tutto abbinato a 9 motori, tra cui il nuovo turbodiesel 1600 cc JTDm da 120 cv con il cambio a doppia frizione TCT, pensato per la clientela business. Un motore sorprendente: i “cavalli” sembrano pochi e invece grazie alla coppia e al cambio TCT la Giulietta da 120 cv ha una grinta inaspettata. Fino a diventare brutale con il manettino DNA nella modalità Sport. Frenata potente, inserimento in curva veloce e uno sterzo diretto che aumentano il piacere di guida, esaltato poi da un assetto rivisto e dalla possibilità di scegliere tra 12 tipi di cerchi in lega, ma anche da 18 pollici. Vasta la scelta di motori, con 4 motori turbo a benzina: 1400 cc da 120 cv, 1.400 cc Turbo Multiair da 150 o 170 cc col cambio TCT e un 1750 cc Turbo da 240 cv con TCT. Altre 4 proposte sui turbodiesel: il 1.600 cc JTDm da 120 cv manuale o automatico TCT, poi un due litri con 150 o 175 cv e cambio automatico per più potente. Il 1.400 cc turbo benzina è disponibile anche in versione bi-fuel GPL.