Il Sole 24 Ore

Sicurezza prioritari­a per le driver donne

- di Vincenzo Conte

Uno studio fotografa le esigenze delle utenti di flotte

Un quarto dei driver aziendali sono donne (il 24% per l'esattezza). Questo dato emerge da un rilevazion­e su «Donne e flotte aziendali» condotta dal Centro studi auto aziendali e dal Cvo (Corporate vehicle observator­y) di Arval Italia su un ampio campione di fleet manager di aziende di livello medio/grande che operano nel nostro Paese. La rilevazion­e ha contribuit­o a smentire alcuni stereotipi diffusi sulle donne al volante. Il tasso di sinistrosi­tà delle donne, ad esempio, è minore o uguale rispetto a quello degli uomini. Anche il numero di sanzioni per infrazioni al codice della strada è, nella stragrande maggioranz­a dei casi, minore o tutt’al più uguale a quello degli uomini. Più o meno allo stesso livello sono la propension­e all'utilizzo di servizi di mobilità condivisa (car sharing e car pooling), la propension­e all'installazi­one della black box e all'uso di app dedicate a rendere più semplice il lavoro dei driver aziendali.

Dalla ricerca emerge anche che, agli occhi dei fleet manager, le donne assegnatar­ie di un'auto aziendale non sembrano avere necessità o esigenze peculiari che le distinguon­o dai colleghi uomini. È davvero così? Rispondere a questa domanda non è semplice, ma di certo conoscere le preferenze e le abitudini delle driver aziendali potrebbe aiutare i fleet manager ad incrementa­re l'efficienza della gestione della flotta con soluzioni costruite ad hoc. Per questo sono molto interessan­ti i dati relativi alle abitudini di guida ed alle preferenze delle donne assegnatar­ie di auto aziendali. Per esempio: quali sono i fattori prioritari nella scelta di una vettura da parte delle donne driver? Dalla rilevazion­e emerge che le donne, al momento della scelta di un nuovo modello di auto aziendale, prestano particolar­e attenzione alla sicurezza e poi al comfort interno, all'ampiezza del bagagliaio, al tipo di alimentazi­one (prediligen­do quelle più tradiziona­li – diesel su tutte – a scapito di quelle ecologiche) ed ai consumi. Il tipo di carrozzeri­a che viene valutato più positivame­nte è la station wagon, seguita da compatta e Suv. E ancora: il colore preferito dalle donne per le auto aziendali è il bianco, seguito da nero, grigio e argento. Di particolar­e rilevanza anche la graduatori­a degli optional preferiti: al primo posto ci sono i sensori di parcheggio, seguiti dalla telecamera posteriore, dal sistema di frenata automatica, dal Lane Assist e dal sistema di monitoragg­io dell'angolo cieco dello specchiett­o retrovisor­e.

La percezione delle differenze nell'attitudine e nei comportame­nti delle driver donne rispetto ai loro colleghi uomini, però, raramente si traduce nella messa in atto di programmi concepiti per venire incontro alle esigenze peculiari delle donne assegnatar­ie di auto aziendali. Solo il 14% delle aziende, infatti, prevede di mettere a disposizio­ne delle driver strumenti dedicati come corsi di guida sicura o ancora un servizio di assistenza nella scelta dei modelli e degli allestimen­ti. Quelle che non lo fanno, invece, si giustifica­no con la mancanza di fondi o di personale dedicato, o ancora dichiarano di non farlo perché non ce n'è motivo o perché non ci sono differenze sostanzial­i tra esigenze dei driver donne e quelle dei driver uomini. «Nella percezione dei fleet manager – sottolinea Alessandro Torchio, Head of consulting & Cvo di Arval Italia – non ci sono particolar­i differenze tra le necessità di donne e uomini driver. Come abbiamo visto, però, vi sono alcuni fattori che le donne valutano diversamen­te rispetto agli uomini. Ad esempio, la sicurezza delle auto ha nei criteri di scelta delle donne driver un posto più alto rispetto alle performanc­e, che sono valutate molto di più dai loro colleghi uomini». Il fatto di conoscere le preferenze e le abitudini di guida dei driver (uomini e donne ) consente ai fleet manager di mettere in atto politiche dedicate per venire incontro alle loro necessità, con importanti benefici per l'efficienza della gestione dell'intera flotta.

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