Il Sole 24 Ore

L’Italia sul «treno del futuro» a guida cinese

- Di Rita Fatiguso

L’Italia della diplomazia, ma anche dell’economia, arriva nella capitale cinese con la visita del Capo dello Stato Sergio Mattarella, affiancato, non a caso, dal ministro degli Esteri Angelino Alfano e da quello delle Infrastrut­ture Graziano Del Rio. Questa delegazion­e ufficiale è il precipitat­o di un lavoro collettivo guidato dall’Ambasciata: durato anni, è diventato più intenso negli ultimi mesi, con lo scopo primario di presentare qui, a Pechino, un’Italia coerente con le opportunit­à offerte dalla Cina di oggi.

Una Cina più aperta agli scambi e agli accordi internazio­nali, disponibil­e a seguire – pur tra alti e bassi - le regole della globalizza­zione, che traccia ampie strategie come la One Belt and Road strategy, ad abbracciar­e oltr ec i n q u a n t a P a e s i tra Europa e Asia. Che crea dal nulla una banca multilater­ale di sviluppo, la Asian Infrastruc­tural investment bank (Aiib), di cui l’Italia è socio fondatore.

Da oggi, fino al 26, dopo la tappa obbligata a Pechino e gli incontri con il presidente cinese Xi Jinping e con il premier Li Keqiang, poi con Zhang Dejiang, Chairman dello Standing Committee dell’Assemblea nazionale del Popolo, inizia il viaggio del Presidente della Repubblica tra Est e Ovest della Cina.

A Shanghai, ad accoglierl­o il sindaco Ying Yong, fresco di nomina, alla sua prima visita di un Capo di Stato nella città sul fiume Huangpu dove Sergio Mattarella terrà una lectio magistrali­s all’università Fudan proprio sul tema della Nuova Via della Seta. Poi tappa a Chongqing, la megalopoli sullo Yangtze e , ancora, Xian, l’antica capitale, domenica, prima di ripartire in volo per l’Italia.

Importante la componente economica a latere della missione di Stato. Ovunque il Presidente incontrerà la locale comunità di affari, imprendito­ri, manager, che tutti i giorni sono alle prese con un Paese complesso, ma intrigante. Domani si svolge, inoltre, la quarta edizione del Business Forum Italia-Cina copresiedu­ta da Tian Guoli e Marco Tronchetti Provera.

Questa visita è l’occasione di una Missione di Sistema (l’ultima è databile sette anni fa) che include una nutrita delegazion­e di imprese e istituzion­i (almeno trecento), e la presenza, per il Governo, del sottosegre­tario allo Sviluppo Ivan Scalfarott­o ormai per la quinta volta in Cina in meno di un anno.

In calendario la firma di 13 intese alla presenza dei due Presidenti. La stima del valore totale è di 5 miliardi di euro. Molte di queste intese rappresent­ano proprio lo sforzo di ottimizzar­e le relazioni con il gigante cinese, dalla sanità alla scienza alla meccanica.

A guidare le aziende di Confindust­ria sarà Licia Mattioli. Per il vice presidente con delega all’internazio­nalizzazio­ne bisogna accelerare il passo: «Non possiamo permetterc­i – dice - di perdere le grandi opportunit­à legate ai progetti ed investimen­ti cinesi dell’OBOR e del Made in China 2025, il piano con il quale la Cina vuol raggiunger­e un più alto livello di qualità dell’industria. Per questo siamo qui a condivider­e la visione cinese, il nostro know how e bagaglio di esperienza per salire sul “treno del futuro” che la Cina sta guidando».

Gruppo Cassa depositi e prestiti, formato da Sace e Simest (qui sarà presente il presidente Salvatore Rebecchini) in occasione del Business lancia ufficialme­nte il neo-costituito Polo dell’internazio­nalizzazio­ne e dell’export. Un’altra novità che punta a razionaliz­zare gli interventi italiani all’estero.

Si svolgerà, infine, in parallelo, anche la prima riunione Plenaria del Forum Culturale presieduta da Ding Wei, vice ministro della Cultura, già Ambasciato­re cinese in Italia in occasione dell’anno della cultura cinese in Italia e da Francesco Rutelli. Attivata sulla carta nel 2014, inizierà a muovere i primi passi.

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