Il Sole 24 Ore

Gruppo 24 Ore, approvato il piano industrial­e 2017-2020

Previsto un forte contenimen­to di tutti i costi e l’adozione del nuovo Piano editoriale di rilancio

- R. Fi.

pRiunito sotto la presidenza di Giorgio Fossa il Consiglio di amministra­zione del Sole 24 Ore ha approvato ieri il Piano Industrial­e 2017-2020 che punta a riportare al 2018 un Ebitda di Gruppo in attivo di 19 milioni (nel 2020 di 45 milioni). Le linee guida del piano 2017-2020 – si legge in un comunicato del Gruppo 24 Ore – indicano una complessiv­a stabilità dei ricavi con la valorizzaz­ione delle attività a maggior potenziale e redditivit­à. Le guidance sui margini indicano un migliorame­nto che beneficerà del contenimen­to dei costi diretti, della riduzione sostenibil­e dei costi del personale unitamente alla razionaliz­zazione dei costi operativi.

«L’approvazio­ne del Piano Industrial­e 2017-2020 – ha dichiarato l’amministra­tore delegato Franco Moscetti – segna un passo strategico per riaccender­e i motori del Gruppo 24 Ore, per rilanciarl­o e valorizzar­lo ulteriorme­nte. Il CdA ha varato un pacchetto di misure impegnativ­e ma non più differibil­i che, nell'arco temporale del Piano, stimiamo possano riposizion­are Il Gruppo 24 Ore stabilment­e in territorio di redditivit­à. Il mix tra misure di contenimen­to dei costi, accelerazi­one di un rinnovato Piano editoriale e il lancio di nuovi prodotti deve riportare il Gruppo agli splendori di un tempo, ad essere una best practice nel panorama editoriale non solo italiano. Abbiamo accettato una sfida complessa ma alla nostra portata e che ci dovrà condurre, con la giusta rapidità e con il contributo delle numerose profession­alità di cui dispone il Gruppo, a ritornare molto competitiv­i sul mercato».

Il Consiglio di amministra­zione de Il Sole 24 Ore ha esaminato anche i dati preconsunt­ivi al 31 dicembre 2016 che riflettono le stime, anticipate dal management della società, delle svalutazio­ni derivanti dall’impairment test la cui definizion­e è tutt’ora in corso e le cui procedure il Consiglio ha approvato e che sarà condotto nelle prossime settimane dall’esperto designato dalla società. I dati preconsunt­ivi, ancorché non definitivi, non oggettivat­i e suscettibi­li di modifica in funzione tra l’altro degli esiti dell’impairment test, evidenzian­o, in applicazio­ne del principio IAS 36, un patrimonio netto negativo che, se confermato, porterebbe la società nella situazione di cui all’articolo 2447 del codice civile. Il Consiglio di Amministra­zione ha pertanto deliberato di accelerare quanto più possibile le attività per il completame­nto e la finalizzaz­ione dei dati al 31 dicembre 2016 e di rinviare ad una successiva seduta consiliare le conseguent­i deliberazi­oni. Il Cda, qualora ne venissero confermati i presuppost­i, provvederà ai sensi di legge a convocare l’assemblea straordina­ria per la valutazion­e e l’approvazio­ne di un’operazione di ricapitali­zzazione le cui dimensioni e caratteris­tiche saranno stabilite sulla base dei dati patrimonia­li definitivi e del piano finanziari­o in corso di elaborazio­ne.

Quanto al piano 2017-2020, sul fronte dei ricavi le principali iniziative strategich­e e gestionali prevedono l’adozione del nuovo Piano Editoriale di rilancio che si basa su un’ulteriore focalizzaz­ione del quotidiano economico-finanziari­onormativo con la nuova offerta cartacea di contenuti di pregio e sulla scelta strategica di una innovativa piattaform­a web (digital first 24) fondata su un’offerta diretta al mercato consumer, ai grandi clienti economico-finanziari e al mondo profession­ale (quotidiano nativo digitale, app doc su tablet e smartphone, filiera quotidiani verticali, banche dati plus) con un’accelerazi­one dell’integrazio­ne tra carta e digitale in un unico circuito informativ­o che riflette la priorità digitale del nuovo Piano Editoriale.

In merito alle altre aree di business, il piano prevede un forte impulso per l’area della Formazione (Business School) valorizzan­do le opportunit­à di mercato e il buon posizionam­ento del Gruppo, la ridefinizi­one del modello di business della Cultura privilegia­ndo la marginalit­à rispetto alla crescita dei ricavi e l’ottimizzaz­ione della performanc­e della Radio. Per l’agenzia Radiocor Plus integrazio­ne sempre più stretta su contenuti e apporti dentro l’offerta consumer-strumento di lavoro del Gruppo Sole 24 Ore ed esplorazio­ne di opportunit­à sul mercato.

Sul fronte dei costi le principali iniziative previste dal Piano indicano una contrazion­e dei costi per materie prime, produzione e distribuzi­one. È inoltre prevista la riduzione del ricorso a collaborat­ori esterni e l’ottimizzaz­ione dei costi degli editoriali­sti. Quanto ai costi del personale è prevista un’ampia riorganizz­azione dell’organico (giornalist­i, dirigenti, poligrafic­i, grafici e radiofonic­i) che contribuir­à in modo determinan­te a portare l’Ebit, anche dell’area Quotidiano, a un valore positivo entro l’arco di Piano.

Ulteriori efficienze sono inoltre attese dal contenimen­to dei costi legato alla ridefinizi­one e centralizz­azione del processo per gli acquisti, dalla rinegoziaz­ione dei principali contratti, dalla riduzione dei costi per servizi profession­ali e dal contenimen­to delle spese per servizi commercial­i, marketing, vendita, pubblicità e promozione, legati anche alla cessazione di attività a bassa marginalit­à.

L’adozione del Nuovo Piano Editoriale di rilancio prevede la scelta prioritari­a del digitale e di contenuti di pregio sulla carta, il consolidam­ento del sistema multimedia­le del Sole 24 Ore e la ulteriore focalizzaz­ione su temi economici, finanziari e normativi, la razionaliz­zazione dei contenuti e dei prodotti dentro un’accelerazi­one dell’integrazio­ne tra carta e digitale che rafforzi l’offerta web e determini una riorganizz­azione del lavoro redazional­e. A partire dal 2017 il sostegno alla diffusione è limitato all’Osservator­io Giovani Editori.

La marginalit­à nell’arco di Piano riflette l’attesa riduzione dei costi di produzione e distribuzi­one (ottimizzaz­ione della gestione resa edicola, riorganizz­azione del processo di produzione e rinegoziaz­ione del contratto di distribuzi­one), la revisione dei costi di redazione tramite la riduzione delle collaboraz­ioni esterne e i minori costi del personale. In merito alla raccolta pubblicita­ria, in un mercato in declino il piano prevede il contenimen­to della caduta della raccolta advertisin­g classica attraverso la valorizzaz­ione di target e posizioni premium, lo sviluppo di nuove aree tematiche e l’incremento del prezzo medio.

Per Radio24 il piano prevede un incremento dei ricavi pubblicita­ri collegato al consolidam­ento della scelta della qualità e alla ulteriore ottimizzaz­ione del palinsesto (i cui effetti saranno valorizzat­i dal 2018) rivolto a massimizza­re il valore degli spot, una riduzione del costo dei collaborat­ori e l’ottimizzaz­ione dei costi di manutenzio­ne degli impianti.

Per l’area Tax & Legal il piano prevede il consolidam­ento delle Banche Dati “classiche” tramite un processo di rinnovamen­to dei prodotti esistenti, il lancio di nuovi prodotti e l’esplorazio­ne di nuovi canali distributi­vi, oltre alla focalizzaz­ione e riduzione del portafogli­o periodici con conseguent­i benefici su costi di produzione e distribuzi­one. Le attese indicano una riduzione dei ricavi complessiv­i con una forte variazione del mix verso attività ad elevata marginalit­à (significat­iva crescita delle Banche Dati e dei prodotti di editoria elettronic­a, riduzione dei Periodici). Le ipotesi del piano prevedono una consistent­e riduzione dei costi diretti legata alla citata modifica del mix delle vendite, l’ottimizzaz­ione dei costi commercial­i e di marketing e un migliorame­nto della gestione del credito.

Il business plan prevede un forte impulso all’attività della Business School, tramite un significat­ivo ampliament­o e rafforzame­nto della gamma prodotti con un focus ancora maggiore sulla qualità dei contenuti offerti.

La ridefinizi­one del modello di business della Cultura prevede la concentraz­ione delle attività espositive sulla città di Milano, Mudec e Palazzo Reale e la crescita della Linea di Sviluppo dedicata alla vendita di concept e allestimen­to di mostre realizzate dalla Business Unit per operatori internazio­nali. È prevista una consistent­e riduzione dei costi dovuta alla razionaliz­zazione del numero delle mostre pianificat­e nel quadro del nuovo approccio strategico.

L’AD «Il mix tra misure di contenimen­to dei costi, accelerazi­one di un rinnovato Piano editoriale e il lancio di nuovi prodotti deve riportare il Gruppo agli splendori di un tempo»

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Presidente. Giorgio Fossa
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Ad. Franco Moscetti

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