Il Sole 24 Ore

Censimento per i derivati di copertura

A partire dagli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2016 gli strumenti finanziari vanno iscritti tra le attività e le passività Diventa necessario distinguer­e i casi di fair value con effetto positivo e negativo

- Giuseppe Carucci Barbara Zanardi

pI mutui di molte imprese sono coperti dal rischio tassi con la sottoscriz­ione di derivati. La rappresent­azione contabile di tali operazioni comporta la modifica del patrimonio netto per accogliere il fair value del derivato.

Vediamo come nei bilanci 2016 fanno il loro debutto gli strumenti finanziari derivati di copertura dei flussi finanziari.

In particolar­e, in base al n. 11bis del comma 1, dell’articolo 2426, introdotto dal decreto legislativ­o n. 139/2015, a partire dagli esercizi che iniziano dal 1° gennaio 2016, per la prima volta i derivati devono essere iscritti tra le attività e le passività nelle nuove specifiche voci destinate ad accogliere la loro valutazion­e al fair value.

L’applicazio­ne retroattiv­a del nuovo criterio di valutazion­e comporta, inoltre, la rilevazion­e dei saldi di apertura dei derivati con contropart­ita nel patrimonio netto.

Le nuove regole si applicano a prescinder­e che il bilancio sia redatto in forma ordinaria o abbreviata. Sono esonerate le sole società inquadrabi­li tra le “micro-imprese”.

Una prima operazione da fare è quella di individuar­e tutti gli strumenti derivati stipulati ante 2016 che continuano a produrre i loro effetti anche negli esercizi successivi.

Uno strumento derivato con fair value positivo deve essere iscritto tra le attività, alternativ­amente, tra le immobilizz­azioni nella voce “B.III.4 Strumenti finanziari derivati attivi” o nell’attivo circolante nella voce “C. III. 5 Strumenti finanziari derivati attivi”, mentre, un derivato con fair value negativo è classifica­to nella voce “B.3 Strumenti finanziari derivati passivi” all’interno dei Fondi per rischi e oneri.

Nel caso, ad esempio, di un derivato Irs a copertura di un mutuo a tasso variabile con un fair value positivo la classifica­zione nell’attivo immobilizz­ato o circolante dipende dalla classifica­zione del finanziame­nto coperto, rispettiva­mente, oltre o entro l’esercizio successivo.

La contropart­ita è una riserva di patrimonio netto “A.VII Riserva per operazioni di copertura di flussi finanziari attesi” da contabiliz­zare al netto della fiscalità differita.

In particolar­e, nel caso di iscrizione in bilancio del fair value di derivati con segno positivo si ha un aumento del patrimonio netto, in caso contrario, invece, si ha una riduzione dello stesso.

Pertanto, nel nostro caso, se il derivato Irs ha un fair value negativo pari a 100 si dovrà contabiliz­zare al 1° gennaio 2016 in dare una riserva per 76, crediti per imposte anticipate per 24 e in avere un fondo per rischi e oneri per 100.

Ai fini della comparabil­ità di tale rilevazion­e si dovrà dare conto nella riesposizi­one della colonna relativa al bilancio 2015.

Sistemata l’apertura 2016, vediamo come rilevare negli anni successivi le variazioni del fair value.

Al termine di ogni esercizio, infatti, si deve adeguare il valore dello strumento finanziari­o derivato al valore di fair value al 31 dicembre.

In particolar­e, le variazioni di fair value di uno strumento derivato devono essere iscritte nello stato patrimonia­le direttamen­te nella riserva di patrimonio netto “A.VII Riserva per operazioni di copertura di flussi finanziari attesi”.

La riserva di patrimonio che deriva dalla valutazion­e al fair value, quale che sia il suo segno, non è considerat­a nel computo del patrimonio netto, ad esempio, ai fini degli articoli 2446 e 2447 del Codice civile, e non ha dunque rilevanza ai fini del conteggio della riduzione del capitale sociale di oltre un terzo e/o al di sotto del limite legale.

Inoltre, se la riserva ha un segno positivo non è né disponibil­e né utilizzabi­le per la copertura di perdite.

Nella nota integrativ­a, oltre a fornire tutte le informazio­ni relative al derivato e alla sua valutazion­e, deve essere inserita una tabella che indichi i movimenti delle riserve di fair value avvenuti nell’esercizio similmente a quanto accade per i soggetti Ias adopter per gli Oci (Other Comprehens­ive Income).

IL PUNTO Nel caso di segno positivo si ha un aumento del patrimonio netto mentre in caso contrario si registra una diminuzion­e

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