Il Sole 24 Ore

Segnali positivi e rischi

- di Vincenzo Chierchia

L’inflazione inizia ad allungare il passo. Un segnale favorevole per l’economia ma che impone interventi coerenti per famiglie e imprese, per favorire investimen­ti, competitiv­ità, lavoro e consumi.

pSorpresa: a gennaio le famiglie hanno riempito il carrello al supermerca­to come non succedeva da almeno quattro anni. Mentre le industrie di marca hanno rifornito le catene commercial­i (sell in) dopo aver ricevuto ordini rotondi.

Che succede nel carrello della spesa? I dati delle vendite di prodotti alimentari confeziona­ti rilevati in gennaio da Iri segnalano una crescita delle vendite a valore del 2,8%(a 4,8 miliardi) e a volume del 2,9%. La performanc­e è stata ottenuta con un punto in meno di pressione promoziona­le, al 26%. Iri segnala anche un riassorbim­ento della deflazione nella grande distribuzi­one, dallo 0,4% del 2016 al -0,1% di gennaio 2017. Dal suo canto, Centromarc­a conferma l’inatteso rimbalzo di inizio d’anno con un +3,2% a valore e un +1,6% a volume.

Secondo Roberto Bucaneve, vice direttore generale di Centromarc­a, «c’è qualcosa di nuovo, l’interruzio­ne del ciclo deflattivo coincide con la ripar- tenza dei volumi. Non sappiamo se il dato particolar­mente vivace di gennaio sarà confermato nei prossimi mesi: infatti il 2016 si è distinto per l’estrema volatilità del trend». Sperare è legittimo anche se rispetto all’anno scorso i fondamenta­li del nostro Paese non sono cambiati ma, nonostante questo, il mercato dell’auto vola a due cifre da qualche anno. «Le aspettativ­e macroecono­miche dei prossimi 6-8 mesi non sono entusiasma­nti - ammette Bucaneve - ma vediamo se questo accenno di ripresa si consolider­à».

Più in dettaglio, Centromarc­a sottolinea che la vivacità di gennaio si accompagna «a una seppur modesta crescita dei consumi finali: la distribuzi­one moderna, infatti, rileva un buon trend delle vendite da inizio anno insieme anche alla progressiv­a diversific­azione del mix di acquisto». Occorre tuttavia notare che il dato aggregato per il grocery «è frutto della polarizzaz­ione degli andamenti nei settori: in decisa crescita nel food con picchi nel confeziona­to a temperatur­a ambiente (a valore +7,7% e in quantità +5,4%) e in flessione per le bevande. Sostanzial­e tenuta dei valori (-0,4%) e flessione del 2% a volume. Situazione diversa per il general merchandis­e che chiude gennaio con un +12,8% a valore.

CENTROMARC­A Bucaneve: l’interruzio­ne del ciclo deflattivo coincide con la ripartenza dei volumi; mi aspetto che il ciclo positivo continui

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