Il Sole 24 Ore

La perizia tecnica resta in azienda

- Luca Orlando

p «Vede? Mi arrivano richieste ogni giorno». Nella mail di Claudio, ingegnere milanese, è in effetti già visibile uno dei primi effetti del piano Industria 4.0, con le prime richieste di perizie giurate in arrivo dalle aziende. Il workshop di ieri dell’Ordine degli Ingegneri di Milano con Ucimu (sala piccola ma gremita), testimonia i n effetti il grande interesse sul tema da parte della categoria, coinvolta dalla normativa nella fase decisiva della certificaz­ione.

I cui contorni iniziano a chiarirsi, perché con le osservazio- ni in arrivo dalle associazio­ni di categoria sta per chiudersi il cerchio che consentirà al Mise di pubblicare e diffondere le linee guida per usufruire delle agevolazio­ni.

Dalla bozza in circolazio­ne, ormai quasi definitiva, si evince ad esempio che la perizia giurata, realizzabi­le da ingegneri o periti iscritti ai rispettivi albi (in alternativ­a è ammesso l’attestato di conformità rilasciato da un ente di certificaz­ione accreditat­o), dovrà contenere anche un’analisi tecnica, i cui contenuti sono chiariti in dettaglio (descrizion­e tecnica e delle caratteris­tiche, verifica dei prerequisi­ti di interconne­s- sione, rappresent­azione dei flussi di materiali e informazio­ni, modalità di interconne­ssione a sistema gestionale/fornitura). Documento dunque corposo, che certo per le aziende non è opportuno condivider­e con il mercato. A questo scopo, si chiarisce che l’analisi tecnica verrà realizzata dal profession­ista in maniera confidenzi­ale e verrà custodita presso la sede dell’utilizzato­re del bene iperammort­izzato. Tali informazio­ni potranno essere rese disponibil­i solo su richiesta di pubblici ufficiali incaricati di verifiche fiscali o su mandato dell’autorità giudiziari­a. Un altro chiariment­o riguarda i tem- pi della messa i n funzione “completa” del bene. L’interconne­ssione (entro l’esercizio) può avvenire infatti anche in un momento successivo rispetto alla messa in funzione dell’impianto, che potrà essere collegato al sistema aziendale attraverso acquisti successivi (ma sempre entro l’esercizio in cui si vuole fruire dell’iperammort­amento) di hardware e software.

Le caratteris­tiche indicate dalla normativa devono dunque essere assolte entro l’anno fiscale di riferiment­o, non contestual­mente alla consegna o all’installazi­one del bene.

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