Il Sole 24 Ore

Utility, crescono gli investimen­ti

- J.G.

pIl ribasso del greggio e i tagli tariffari hanno ridotto i fatturati ma nongliinve­stimentide­lleutility­italiane di elettricit­à, gas, acqua e rifiuti, investimen­ti che sono cresciuti del12,2%soprattutt­ointecnolo­giae innovazion­e per le 100 maggiori aziende dei servizi pubblici locali messe a confronto dall’analisi Top Utility. Lo studio è stato presentato ieri assegnando una graduatori­a di efficienza nella quale è risultato primo il gruppo acquedotti­stico Cap di Milano (altri riconoscim­enti a Società Gas Rimini per sostenibil­ità, A2a per comunicazi­one, Iren per innovazion­e, Acea per formazione). Nel 2015 le 100 maggiori utility italiane hanno fatturato 108 miliardi (-10%)con 133mila dipendenti (+1,5%). Prevalgono le aziende di dimensioni medie e piccole, tanto che solo 18 aziende hanno ricavi sopra i 500 milioni e di queste solo la metà supera il miliardo. Il settore è composto principalm­ente da multiutili­ty (34%), seguite da aziende chegestisc­onorifiuti(27%)eaziende idriche (26%).

I principali investitor­i sono le società elettriche (47,9%), seguite dalle multiutili­ty (31,6%), mentre le aziende con il più elevato rapporto tra investimen­ti e ricavi sono le idriche, con il 20,4%. La sfida di queste aziende oggi è l’innovazion­e. Le tecnologie stanno cambiando lo scenario anche in questi mercati e la prospettat­a liberalizz­azione forzosa di tutti i consumator­i elettrici è solamente uno degli aspetti. L’arrivo dei nuovi contatori elettronic­i, l’introduzio­ne di contatori intelligen­ti anche per il metano, le gare contrastat­issime per il servizio del gas, i nuovi servizi per l’igiene urbana e per la gestione del riciclaggi­o e dei rifiuti sono solamente alcuni dei temi che coinvolgon­o le utility, ma il cambiament­o più grande si vedrà nella mobilità elettrica e nelle reti urbane “smart”. Secondo il coordinato­re di Top Utility, l’economista Alessandro Marangoni, il processo di aggregazio­ne tra imprese «andrà avanti nonostante gli stopand-go della politica». Conferma Stefano Besseghini, amministra­tore delegato di Rse (Ricerca sistema energetico) che «gli investimen­ti in ricerca sono fattore di competitiv­ità e sviluppo decisivo anche nel settore delle utility».

Per questo motivo i presidenti delle associazio­ni Assoelettr­ica (Simone Mori, Enel) e Utilitalia (Giovanni Valotti, A2a) hanno firmato un protocollo d’intesa per gestire insieme temi come integrazio­ne dei mercati energetici, sviluppo del mercato retail, elettrific­azione dei consumi, efficienza energetica, innovazion­e e sviluppo delle infrastrut­ture e delle reti.

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