Contratto Alitalia, i sindacati tornano al tavolo Assaereo
pRiprende il confronto sul rinnovo del contratto di Alitalia, scaduto alla fine del 2016: i sindacati sono stati convocati domani da Assaereo.
Ieri Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt e Uglta hanno deciso di disertare il tavolo, ponendo come condizione per la ripresa del negoziato il ritiro del regolamento aziendale che Alitalia ha annunciato di voler applicare dal 1° marzo, in assenza di un’intesa. «Domani andremo all’incontro - spiega Nino Cortorillo (Filt-Cgil) - ma la discussione sul contratto va fatta senza ultimatum e ricatti».
Oggi si prevedono disagi negli aeroporti, a causa di due scioperi che interessano Alitalia e tutto il trasporto aereo. Il primo, indetto da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl-Ta è di quattro ore (dalle 14 alle 18), mentre lo stop dei sindacati Usb e Cub Trasporti e delle associazioni professionali Anpac e Anpav dura l’intera giornata (garantiti i voli nelle fasce 7-10 e 18-21). La Fit-Cisl, ha anche indetto uno sciopero in Ryanair, Volotea e Mistral Air (dalle 12 alle 18). Nella vertenza Alitalia, i sindacati protestano per l’assenza di un piano industriale e la volontà della compagnia di passare dal contratto nazionale ad un regolamento aziendale. Ma oggi a fermarsi saranno anche le aziende di gestione aeroportuale e di handling, il personale di terra, le compagnie aeree straniere per lo sciopero generale del settore, proclamato dai sindacati che chiedono garanzie sul riconoscimento fondo di solidarietà (ex fondo speciale), l’ammortizzatore che integra fino all’80% dell’ultimo stipendio, finanziato dai 3 euro pagati dai passeggeri sui biglietti. «Ci sono lavoratori messi in mobilità negli anni passati - spiega Cortorillo - che pur avendo diritto al trattamento per due anni aggiuntivi, dalla fine del 2015 non hanno avuto nulla. E’ un problema di inefficienza dell’Inps, attendiamo una risposta rapida».
A causa dello sciopero, Alita- lia ha preventivamente cancellato il 60% dei voli programmati, sia nazionali che internazionali, anche se è riuscita a riproteggere il 90% dei passeggeri su altri voli (il 50% circa nella stessa giornata), per ridurre i disagi che comunque ci saranno. Di Alitalia ha parlato il ministro dello Svilupo economico, Carlo Calenda: «In un momento così delicato dell’azienda iniziative unilaterali sono sconsigliabili. La cosa importante è che si ritorni a un modo di lavorare più armonico tra azienda e sindacato, e soprattutto a un confronto». Ma per conoscere come Alitalia intende risollevarsi dalla crisi, si attende il piano industriale che si prevede verrà illustrato dalla compagnia al governo entro la prima settimana di marzo. Anche Banca Intesa è in attesa del piano: a confermarlo è il presidente Gian Maria Gros-Pietro: «Aspettiamo il piano», quanto ai tempi ha aggiunto «un banchiere deve essere paziente».