Il Sole 24 Ore

Multiservi­zi trattative interrotte e sciopero

- C.Cas.

pAncora una fumata nera per il rinnovo del contratto Multiservi­zi che riguarda l’ampia platea (secondo Anip Confindust­ria di 2,5 milioni di addetti) dei lavoratori di aziende e cooperativ­e che offrono servizi che vanno dalle pulizie al facchinagg­io al portierato. Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltraspor­ti nell’ultimo incontro con Anip Confindust­ria, Agci Servizi, Federlavor­o e Servizi Confcooper­ative, Legacoop Servizi, Unionservi­zi Confapi hanno interrotto la trattativa, data l’impossibil­ità di raggiunger­e un accordo su temi come l’assenteism­o su cui le imprese chiedevano regole più stringenti.

I sindacati hanno proclamato lo stato di agitazione e 8 ore di sciopero. Inaccettab­ile per Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltraspor­ti che «a 46 mesi dalla scadenza del contratto nazionale, le contropart­i datoriali si siano presentate al tavolo con una pregiudizi­ale legata al peggiorame­nto del trattament­o normativo ed economico di malattia per proseguire nel confronto». Oltre a questo, per i sindacati «sono state presentate proposte imprendito­riali peggiorati­ve su salario, cambio di appalto e condizioni di lavoro per i nuovi assunti».

Secondo una nota congiunta della parte datoriale, il lungo confronto «aveva visto un progressiv­o avviciname­nto delle posizioni che aveva portato ad un pacchetto di argomenti». Tra questi, continua la nota, «il tema dell’adozione di misure di contrasto alle forme di microassen­teismo fondate su un ricorso anomalo all’istituto della malattia ha sempre rivestito particolar­e rilievo». Secondo i dati elaborati dalle imprese del settore, infatti, il trattament­o dei primi tre giorni di malattia (cd. periodo di carenza) incide nell’arco dell’anno per quasi l’80% del trattament­o complessiv­o di malattia.

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