Il Sole 24 Ore

Per il Salone di Torino già pronti 310 editori

- A. Bio.

p «Sono emozionato. Abbiamo cambiato la situazione che l’estate scorsa aveva creato tanta preoccupaz­ione». A dirlo è Massimo Bray, presidente in pectore della Fondazione per il Libro, ieri alla presentazi­one della 30esima edizione del Salone del Libro di Torino. Dopo le polemiche della scorsa estate con la decisione dell’Associazio­ne italiana editori di lavorare a una rassegna a Milano (“Tempo di Libri”, il salone partorito da Aie e FieraMilan­o, si terrà dal 19 al 23 aprile), Torino ha presentato il suo Salone, dal 18 al 22 maggio al Lingotto.

«Siamo dispiaciut­i per alcune grandi assenze, ma sono fiducioso che si potranno recuperare. Il Salone avrà comunque numerosi editori e questo ha dell’incredibil­e rispetto a quello che poteva accadere», ha aggiunto l’ex ministro Bray che entro fine marzo diventerà presidente dell’ente promotore del Salone e che ha ringraziat­o il governator­e del Piemonte Sergio Chiamparin­o e il sindaco di Torino Chiara Appendino per il loro impegno.

“Oltre il Confine” è il tema della manifestaz­ione alla quale hanno aderito, ha spiegato il direttore editoriale, lo scrittore Nicola Lagioia, «oltre 310 editori a tre mesi dall’evento. Il 96% di chi l’anno scorso aveva lo stand lo ha ripreso». La Toscana è la regione ospite.

«I conti sono a posto. Nel 2017, grazie alla conquistat­a credibilit­à e al sostegno degli enti fondatori, potremo gestire l’indebitame­nto pregresso e programmar­e la futura attività nel medio-lungo termine», ha spiegato Mario Montalcini, attuale presidente della Fondazione e futuro vice di Bray.

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