I prezzi bassi favoriscono le c a s e u s a t e
a I numeri relativi alle nuove costruzioni fotografano un mercato polarizzato in due direzioni: l’alto e il basso. In città corre la fascia alta, nonostante prezzi impegnativi. A Milano, le costruzioni di classe A e B costano in media 4.807 euro al metro quadrato (dati Tema), contro i 3.925 euro di quelle recenti o ristrutturate (-19%) e i 2.951 di quelle più vecchie (-39%). Ma in certi quartieri, come Porta Nuova, la forchetta è molto più ampia: si passa dai 5mila euro dell’usato ai 1011mila del nuovo. Eppure gli acquirenti non mancano. Secondo una ricerca di Sigest, il 50% delle abitazioni del milanese messe in vendita nell’ultimo anno risulta venduto.
La qualità media, invece, si vende bene nell’hinterland, magari perché proviene da stock di invenduto ed è molta scontata. «Nelle città, infatti, è forte la concorrenza dell’usato, che ormai ha valori abbordabili, anche in zone semi centrali. In parole povere, se una famiglia deve scegliere tra un nuovo di media qualità in periferia o un usato che permetta di stare in città, spesso premia la seconda ipotesi», spiegano da Assimpredil Ance. In effetti, secondo un’elaborazione di Scenari Immobiliari, la quota di case nuove sul totale delle compravendite è del 15% a livello nazionale, ma si ferma all’8,8% a Roma, 6,1% a Milano, poco più del 4% a Torino e Napoli. E i prezzi? Secondo Casa.it, a Bologna servono in media 4.200 euro per il nuovo e 2.800 euro per l’usato (il 34% in meno), a Napoli la forchetta è tra 3.700 e 2.900 euro (-22%), a Firenze 4.830 e 4.160 (-14%). A Roma la differenza ruota intorno al 30%, ma è anche il doppio in alcune zone come Trastevere.
– A. Lo.