Recupero per 190mila incompiute
a Cunimi sta per “Completamento Unità Immobiliari Incompiute” ed è la sintesi di una proposta che Federcostruzioni illustra oggi a Verona nell’ambito di SaMoTer, come sfida e opportunità per la rigenerazione urbana. L’idea è nata grazie a una condivisione con l’associazione dei produttori di apparecchi e componenti per gli impianti termici (Assotermica) e muove dalla constatazione che il mercato dell’edilizia possa risollevarsi anche guardando alle 190mila unità immobiliari incompiute che Federcostruzioni conta in tutto il Paese.
«Si tratta di alloggi iniziati e non completati – spiega Alberto Montanini di Anima – che rientrano in uno stock realizzato nella fase espansiva del settore delle costruzioni, abitazioni terminate, ma non ancora in possesso di agibilità, essendo scaduta la concessione o esito di fallimenti». Un immenso patrimonio da valorizzare, dove spesso mancano finiture, serramenti, impianti. Per Federcostruzioni l’intervento su queste unità porterebbe vantaggi su più fronti: si darebbe impulso della filiera, si concorrerebbe al non consumo di suolo, si garantirebbero maggiori oneri fiscali anche per i Comuni e si potrebbe dare una risposta concreta alla domanda di social housing e case temporanee, senza escludere la consegna di progetti efficienti e performanti per il mercato libero. Federcostruzioni cerca partnerhsip con istituzioni, imprese e banche per realizzare dei progetti-pilota. Ragionando su alloggi da 70-90 mq, dai quali se ne potrebbero ricavare altri di metrature inferiori lasciando inalterato l’involucro.
– P. Pie.