Il Sole 24 Ore

Gros-Pietro: da Trieste nessuna richiesta

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pG enerali sono ormai un «grande azionista» di Intesa Sanpaolo, ma al momento non hanno presentato «richieste di essere rappresent­ati in consiglio». parlando a margine dell’audizione presso la Commission­e bicamerale di Vigilanza sull’Anagrafe tributaria, Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo, non si è sottratto alle domande relative ai dossier più caldi sul tavolo del- la banca. Quanto al fatto che la situazione che si è creata possa precludere a un’eventuale offerta e in generale impatti sui rapporti tra i due gruppi GrosPietro ha precisato che «sono piani diversi. Per me quello che è importante è prendere atto di questo investimen­to rilevante». Per il resto, sulla vicenda «non ci sono novità - ha aggiunto -. Ci sono valutazion­i da parte del management, il nostro consiglio di amministra­zione ne è informato, aspettiamo che queste valutazion­i arrivino a un risultato. Non è stato stabilito un termine per la fine delle valutazion­i», ha ribadito.

Quanto al decreto salva-risparmio, giudizio positivo da parte di Gros-Pietro: è un «provvedime­nto che non salva le banche, salva i clienti», ha detto il banchiere.

p «Un provvedime­nto che non salva le banche, salva i clienti». Per questo, ieri, il presidente di Intesa Sanpaolo Gian Maria GrosPietro, in audizione presso la Commission­e bicamerale di Vigilanza sull’Anagrafe tributaria, ha valutato positivame­nte il decreto salva-risparmio recentemen­te convertito in legge. Che comprende, tra l’altro, l’aumento precauzion­ale a carico dello Stato: «Se per banche intendiamo gli azionisti - ha osservato - vengono azzerati e perdono tutto. Sono invece salvati i clienti delle banche, sia chi ha depositato denaro sia chi ha preso in prestito denaro. Perché è gravissimo per un’impresa, specie se piccola, scoprire che la banca a un certo punto non è più in grado di accompagna­re il cliente nell’operazione. E soprat- tutto il fallimento di una banca determina la perdita della fiducia». Gros-Pietro ha infine evidenziat­o come Intesa Sanpaolo sia in prima linea nel contrasto dell’attività di riciclaggi­o e nella lotta all’evasione fiscale. Nel 2016 la banca ha presentato all’Unità di Informazio­ne Finanziari­a (UIF) 9.407 segnalazio­ni di operazioni sospette su un totale di 101mila ricevute.

A margine dell’audizione, Gros-Pietro non si è sottratto a un paio di domande relative ai dossier più caldi sul tavolo della banca. A partire da Generali: sono ormai un «grande azionista» di Intesa Sanpaolo, ma al momento non hanno presentato «richieste di essere rappresent­ati in consiglio». Quanto al fatto che la situazione che si è creata possa precludere a un’eventuale offerta e in generale impatti sui rapporti tra i due gruppi Gros-Pietro ha precisato che «sono piani diversi. Per me quello che è importante è prendere atto di questo investimen­to rilevante». Per il resto, sulla vicenda «non ci sono novità - ha aggiunto -. Ci sono valutazion­i da parte del management, il nostro consiglio di amministra­zione ne è informato, aspettiamo che queste valutazion­i arrivino a un risultato. Non è stato stabilito un termine per la fine delle valutazion­i», ha ribadito.

Altro tema caldo, Alitalia: «Aspettiamo il piano», ha detto Gros-Pietro e, rispondend­o a chi gli chiedeva se perderà la pazienza nel caso in cui il piano non arrivi, ha aggiunto: «un banchiere deve essere paziente».

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