Il Sole 24 Ore

In Borsa una nuova Spac: pronto lo sbarco di Crescita

L’iniziativa di Drago (Dea Capital), Tazartes, Armanini, d’Ippolito e Toffoletto L’obiettivo di raccolta è 100 milioni - In marzo il debutto

- Carlo Festa

pLa nuova Spac Crescita potrà contare su una squadra di manager e fondatori di primo piano per le esperienze maturate nel mondo della finanza.

Ci sarà infatti Marco Drago, figura imprendito­riale di riferiment­o nel mondo di De Agostini e di Dea Capital. Oltre a lui il team vedrà tra i soci fondatori della nuova iniziativa Massimo Armanini, profession­ista con una lunga esperienza in M&A maturata in Ubs e Deutsche Bank, ma anche Antonio Tazartes fondatore e amministra­tore delegato di Investitor­i Associati, uno degli storici fondi di private equity italiani. Completano la squadra l’avvocato dello studio Nctm Alberto Toffoletto e un manager con lunga esperienza nella gestione degli investimen­ti come Cristian D’Ippolito.

Con l’approdo in Borsa di Crescita, si aggiunge dunque una nuova Spac nel panorama italiano. Il settore sta infatti conoscendo un buon momento, complice anche la fase complessa per le quotazioni tradiziona­li.

Tra le Spac quotate in Borsa negli ultimi anni si segnalano fino ad oggi iniziative come Made in Italy One. Quotata sull’Aim nel giugno 2011, dopo aver raccolto 50 milioni, ha messo a segno il «merger» con Sesa nel febbraio 2013. La quotazione è avvenuta sul mercato Mta nell’ottobre 2013 con successivo passaggio al segmento Star nel febbraio 2015.

C’è poi Green Italy. Quotata sull’Aim nel luglio 2013, ha raccolto fondi per 35 milioni. Si è poi fusa con Prima Vera nel giugno 2015.

Del 2013 è invece la prima iniziatava di Industrial Stars of Italy 1, quotata sull’Aim, dopo aver raccolto fondi per 50 milioni. La Spac ha messo a segno l’operazione di fusione con il gruppo Luve nel luglio 2015. È poi seguita Industrial Stars of Italy 2, quotata sull’Aim nel maggio 2016, dopo aver raccolto capitali per 50,5 milioni. Proprio in queste settimane sarebbero in corso le trattative per finalizzar­e l’operazione con la società target.

Nel 2015 è nata la Spac Capital for Progress, con 51 milioni rac- 7 Acronimo di Special Purpose Acquisitio­n Company. Società che si costituisc­ono e si quotano con lo scopo di acquisire una società target (per lo più industrial­e) che si troverà a sua volta quotata in Borsa dopo la fusione fra le due entità colti. Ha approvato alcuni mesi più tardi la fusione con Gpi.

Tra le Spac di maggiori dimensioni c’è Space. Quotata sul Miv nel dicembre 2013, dopo avere raccolto 130 milioni, ha realizzato l’operazione con Fila nel maggio 2015. Space 2 è invece stata quotata sul Miv nel luglio 2015, dopo aver raccolto risorse per 300 milioni. Una parte di questi capitali sono stati utilizzati per la fusione con Avio.

Tra le Spac settoriali ci sono Italian Wine Brands e Glenalta. La prima, quotata sull’Aim, ha raccolto 50 milioni e realizzato l’operazione con Giordano Vini a inizio 2015. Glenalta si è quotata sull’Aim nel novembre 2015, dopo aver raccolto 80 milioni: si è poi sposata con la Fratelli Orsero nel novembre 2016. C’è anche Innova Italy 1, quotata sull’Aim nel settembre 2016, che ha raccolto 100 milioni. Ora, infine, sarà la volta di Crescita.

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