Il Sole 24 Ore

Pa, turn over in base ai «fabbisogni»

Attesi oggi in Consiglio dei ministr i i decreti su pubblico impiego e produttivi­tà Disciplina­re da chiudere in 60 giorni - Rispunta la «sanatoria» dei contratti decentrati

- Gianni Trovati

pI limiti di turn over andranno differenzi­ati in base ai «fabbisogni standard» di personale, che le amministra­zioni dovranno disciplina­re nella programmaz­ione triennale rispettand­o i binari che saranno fissati da Funzione pubblica e ministero dell’Economia. I procedimen­ti disciplina­ri saranno più rapidi, e dovranno arrivare al traguardo in 60 giorni, ma le violazioni dei termini non li faranno più decadere come accade ora, per evitare di premiare tattiche “dilatorie”.

Arrivano oggi in consiglio dei ministri i due decreti legislativ­i che in attuazione della riforma della Pa devono riscrivere le regole del rapporto di lavoro e quelle sulla valutazion­e delle performanc­e dei dipendenti. Nell’ordine del giorno entra anche il provvedime­nto che riorganizz­a i ruoli delle forze di polizia. Sul pubblico impiego, nelle ultime bozze ri- spunta l’allargamen­to della sanatoria sui contratti decentrati illegittim­i che da Roma a Firenze a tante città medio-piccole sono stati individuat­i dagli ispettori della Ragioneria generale e della Corte dei conti. I recuperi delle somme di troppo erogate in passato, se saranno confermate le ultime bozze, non dovranno tagliare di oltre il 25% i fondi per il salario accessorio: se i soldi da recuperare sono molti, quindi, il calendario dei recuperi si allungherà.

Dopo lo slittament­o della scorsa settimana le bozze dei due decreti sono stati oggetto di un lavorio ulteriore che però non sembra aver appianato del tutto i punti di frizione con i sindacati. La discussion­e, comunque, resta aperta, perché quella di oggi è la prima lettura di provvedime­nti che poi dovranno andare al Consiglio di Stato e alle commission­i parlamenta­ri, oltre a dover cercare l’intesa con gli enti territoria­li.

Gli ingredient­i centrali, comunque, sono il superament­o degli “organici” attuali, sostituiti da una programmaz­ione che potrà differenzi­are i vincoli di turn over anche all’interno dei singoli settori della Pa, con l’intenzione di “premiare” gli enti in base alle attività svolte e quindi al bisogno di personale per garantirle. Tra gli altri obiettivi nobili c’è il «superament­o» del precariato, con una doppia mossa. La prima è un piano straordina­rio di assunzioni di chi ha maturato almeno tre anni di servizio anche non continuati­vo, da attuare con concorsi riservati per i precari che non hanno superato selezioni in passato; la seconda è lo stop alle

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