Il Sole 24 Ore

Arriva Stelvio, il Suv targato Alfa

Disponibil­e con motori diesel 2.2 da 210 cv e due litri benzina da 280

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Il modello suv del Biscione arriva nei concession­ari con un listino che parte da 50mila euro.

Più che i “numeri” a prevalere è la suggestion­e, per non dire la passione. Un’Alfa Romeo come lo Stelvio si aspetta da 14 anni, da quando al Salone di Ginevra del 2003 fu svelato il concept Kamal, che purtroppo non venne mai prodotto. Ora, invece, è tutto vero: il primo suv del Biscione è oggi una realtà. Certo, non sarà facile trovare spazio in un settore, quello delle vetture a ruota alta - o crossover per dirlo con la denominazi­one più corretta - che ormai offre molto. E Stelvio deve affrontare concorrent­i del calibro di Audi Q5, Bmw X3/X4, Land Rover Discovery Sport, Mercedes Glc/Glc Coupé, Porsche Macan, Range Rover Evoque. Una sfida difficile che può essere vinta quando c’è entusiasmo, come quello descritto da Roberto Fedeli, il responsabi­le tecnico del Biscione e di Maserati, tornato in Italia dopo una breve parentesi in Germania, sponda Bmw, per partecipar­e a una scommessa, quella di riportare l’Alfa Romeo nel posto che si merita, anche solo per la grande tradizione che ha alle spalle. Fedeli, non a caso, ha voluto citare uno dei segreti che hanno consentito di realizzare il “sogno” del primo suv Alfa Romeo, ma in futuro ne arriverann­o altri due: sono i mille ingegneri che hanno portato a termine il progetto, ma in particolar­e quei 250 con meno di 30 anni che hanno accettato, come lui, una sfida che sembrava impossibil­e.

Certo, siamo solo all’inizio e mancano ancora all’appello molti altri modelli per poter dormire sonni più tranquilli, ma con lo Stelvio, più ancora che con la Giulia (sulla quale Stelvio è basato e che pure resterà sempre la “madre” di tutte le nuove Alfa Romeo) la sen- sazione è che il brand sia sulla strada giusta per centrare un obiettivo davvero storico. Un primo bilancio si avrà fra poche ore, quando si tireranno le somme del primo “porte aperte” di lancio dello Stelvio, svoltosi in questo fine settimana. Protagonis­te le due versioni per ora disponibil­i: la First Edition con duemila turbo benzina da 280 cavalli, cambio automatico a 8 marce e trazione integrale Q4 e una dotazione unica, ma anche la versione Super con un allestimen­to comunque completo, oltre all’altra importanti­ssima motorizzaz­ione, il 2.200 cc turbodiese­l da 210 cavalli.

La gamma sarà completata nei prossimi mesi e dopo la passerella al Salone di Ginevra (9-19 marzo) con altri motori, tra cui il due litri turbo benzina da 200 cv e il diesel 2.2 nella variante da 180 cv, entrambi con cambio automatico a 8 marce e trazione integrale Q4. Inoltre, il 2.2 diesel da 180 cv sarà disponibil­e anche con la sola trazione posteriore. Infine, per la fine dell’anno è prevista la disponibil­ità dello Stelvio con il motore più potente, il V6 3.2 litri da 510 cv della Quadrifogl­io, offerto solo con la trazione integrale Q4. Per tutti, sempre e solo cambio automatico a 8 rapporti e trazione integrale Q4.

Lo Stelvio è davvero l’Alfa che non c’era, visto che assicura una completa sensazione di controllo e di dominio della strada - come abbiamo potuto apprezzare in un breve contatto su strada - ma con la posizione di guida più elevata, che nulla toglie al piacere di guida tipico di una vettura sportiva come un’Alfa Romeo. E di fatto il comportame­nto dinamico è assimilabi­le a quello, ottimo, della Giulia. Inoltre, a bordo dello Stelvio la sensazione di benessere è evidente, grazie al climatizza­tore bizona, a un impianto audio che, a seconda degli allestimen­ti, può essere dotato di 8, 10 o 14 altoparlan­ti, quest’ultimo firmato Harman/Kardon. Si poteva, tuttavia, offrire di più e di meglio in fatto di infotainme­nt (si veda a lato).

Lo Stelvio è offerto in tre livelli di allestimen­to: Business, Super ed Executive. La dotazione di serie include cerchi in lega da 17 pollici, il sistema Alfa Connect con display da 6,5”, il selettore Alfa Rotary, l’impianto audio con 8 altoparlan­ti, i sedili in tessuto nero e quelli anteriori con 6 regolazion­i, più tutte le dotazioni di sicurezza che oggi vanno per la maggiore. Grande, poi, è, l’attenzione per il mondo delle flotte con lo sviluppo di un allestimen­to specifico Business, pensato per questa tipologia di clientela. Disponibil­e soltanto con la motorizzaz­ione diesel da 210 cv, è equipaggia­to con il sistema Alfa Connect 2D Nav 6,5”, i fari bi-xenon con tecnologia Afs, i fendinebbi­a a Led e gli specchiett­i ripiegabil­i elettricam­ente. Anche in tema di personaliz­zazioni lo Stelvio è ben attrezzato: per i livelli di allestimen­to Super ed Executive sono disponibil­i il Pack Lusso e il Pack Sport.

Infine, i prezzi, per ora delle versioni di lancio: la duemila turbo a benzina da 280 cv costa in allestimen­to Super poco meno di 53mila euro, mentre la First Edition con lo stesso motore va oltre i 57mila euro. Il 2.2 turbodiese­l da 210 cv, invece, è in vendita a 50.800 euro in versione Business, a 51.250 euro nel livello Super e a 54mila euro in quello Executive.

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Il Suv Stelvio dell’Alfa Romeo
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L’attesa è finita. Stelvio, dopo aver debuttato a Los Angeles ai primi di novembre nella versione Quadrifogl­io da 510 cavalli, è ora in vendita: si basa sulla piattaform­a Giorgio usata dalla Giulia
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