Il Sole 24 Ore

«Intervento rapido sulla corruzione»

- MARIO CAVALLARO

Un intervento tempestivo sui casi di corruzione per garantire piena tutela a tutta la magistratu­ra tributaria. Mario Cavallaro, al vertice del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria (Cpgt), traccia le linee d’azione per assicurare ispezioni e azioni disciplina­ri.

Recentemen­te ci sono stati diversi episodi di cronaca giudiziari­a che hanno coinvolto magistrati tributari. Non teme un danno d’immagine per tutta la categoria?

Si è trattato di isolati casi di malcostume, che ci hanno profondame­nte addolorato. Fatta questa premessa, il Consiglio intende proseguire nell’opera di severo e tempestivo intervento, anche grazie al nuovo sistema disciplina­re da poco approvato, prendendo con immediatez­za i provvedime­nti cautelari necessari e quelli definitivi, a tutela dell’onorabilit­à e della dignità della magistratu­ra tributaria.

Pensate a qualche iniziativa in particolar­e?

Il Consiglio ha deliberato, sia in riferiment­o a un caso già verificato­si sia come indirizzo generale, la volontà di costituirs­i parte civile in parallelo con il ministero nei procedimen­ti penali nei quali fossero imputati i giudici tributari. Si tratta di un gesto per così dire etico senza alcun intento risarcitor­io.

Le regole attuali sui procedimen­ti disciplina­ri sono sufficient­i?

È necessario un ulteriore pas- saggio legislativ­o verso la giurisdizi­onalizzazi­one del procedimen­to disciplina­re. Che cosa intende? Va individuat­o meglio il soggetto promotore dell’azione, ora ripartita senza distinzion­i fra presidenza del Consiglio dei ministri e presidenza delle corti regionali. Occorre anche maggiore omogeneità e unitarietà dei procedimen­ti disciplina­ri nelle varie giurisdizi­oni.

Di che ordini di grandezza parliamo?

Al momento pendono presso il Consiglio di presidenza 81 fascicoli relativi ad affari disciplina­ri e 78 relativi a incompatib­ilità. Nel 2016 sono stati decisi 6 procedimen­ti disciplina­ri e 90 procedimen­ti di incompatib­ilità. Inoltre sono stati adottati no- ve provvedime­nti cautelari di sospension­e dalle funzioni. E sulle ispezioni? Finora sono state svolte cinque ispezioni ordinarie e ne sono programmat­e altre otto fino alla fine dell'anno. Però è opportuno fare chiarezza. Quali sono le finalità? Il Consiglio non può e non intende esercitare un controllo gerarchico. Piuttosto è un momento di verifica diretto dei procedimen­ti che le corti di merito dedicano all’emanazione delle decisioni e dei dati più salienti di ciascun ufficio, in particolar modo con riferiment­o alla tempestivi­tà e produttivi­tà.

Ci sono nuove sfide in arrivo. Entro l’anno il processo tributario telematico sarà esteso a tutta Italia. Siete pronti?

Abbiamo in corso iniziative di formazione mirate d’intesa con la direzione generale della Giustizia tributaria e grazie al contributo anche finanziari­o del dipartimen­to delle Finanze. Oltre alla formazione, però, vanno dati ai giudici tributari anche degli strumenti adeguati: computer, stampanti e connession­e a Internet.

L’obiettivo principale, però, resta quello di diminuire l’arretrato.

Stiamo lavorando su questo aspetto e i numeri ci confortano. L’abbattimen­to dei fascicoli pendenti è stato del 12% tra primo e secondo grado ma siamo convinti che si possa fare anche di meglio in futuro.

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Mario Cavallaro
IMAGOECONO­MICA Presidente. Mario Cavallaro

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