Il Sole 24 Ore

Stile molto dinamico per sport e utility

- Silvia Baruffaldi

A catturare l’attenzione, al primo colpo d’occhio, è sempre lui, lo scudetto che si incunea tra le due prese d’aria orizzontal­i alla base del frontale. Insieme costituisc­ono il “trilobo”, inconfondi­bile fisionomia di ogni vera Alfa Romeo, mentre lo sguardo accattivan­te indotto dai fari allungati assicura il legame forte con la Giulia, anche se lo sviluppo verticale ne dichiara con forza la natura sport utility.

Ma Stelvio non è un suv come tanti altri. La componente sport è parte integrante del dna del marchio, non un ingredient­e aggiunto allo specifico modello, ed è questo aspetto che ha puntualmen­te guidato il team di design dell’Alfa Romeo nella definizion­e formale, insieme a un’attenta gestione delle valenze aerodinami­che.

Il risultato è un corpo vettura compatto nelle proporzion­i, privo di decorazion­i, ma ricco nel modellato per esprimere dinamicità. Il fianco è scolpito da una muscolatur­a che mette in debito risalto i passaggi dei parafanghi, mentre crea contrasti tra le zone colpite dalla luce rispetto a quelle più in ombra.

Anche nel trattament­o della coda, di solito imponente nei suv, Stelvio esprime una personalit­à tutta sua. I designer si sono ispirati al concetto di “coda tronca”, tributo alla storia dell’Alfa Romeo e soluzione stilistica dedicata alle vetture prestazion­ali, come testimonia il doppio terminale di scarico. La cabina raccolta si chiude su un lunotto decisament­e inclinato, mentre la linea del tetto prosegue in un piccolo spoiler tutt’altro che decorativo e davvero funzionale all’aerodinami­ca.

La stessa sportività e la parentela con la Giulia si ritrovano all’interno. Come per la gestione delle forme esterne, il senso delle proporzion­i tipico dello stile italiano ha dettato le regole per un ambiente equilibrat­o, ampio negli spazi, eppure “cucito” come un abito intorno al guidatore. Sartoriale è anche la cura dei dettagli e l’impiego dei materiali, a iniziare da quelli che vestono la plancia organizzat­a per strati e attraversa­ta da un inserto metallico che ne esalta la larghezza. Dietro al volante non manca, però, il quadro strumenti con i due elementi tubolari: un altro inconfondi­bile stilema Alfa Romeo.

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Coda tronca. Anche i primi disegni palesano il look sportivo dello Stelvio

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