Il Sole 24 Ore

Ieo-Monzino, passa ai voti la linea «no profit»

No all’offerta d’acquisto - Mandato per nominare un advisor - UniCredit si distingue da Mediobanca

- Carlo Festa

pSemaforo rosso all’offerta d’acquisto per il gruppo Ieo-Monzino, struttura ospedalier­a e di ricerca milanese ai vertici in Europa tra i cui soci c’è un parterre finanziari­o che vede le principali banche e assicurazi­oni italiane oltre a grandi gruppi industrial­i: da Mediobanca a Intesa Sanpaolo fino a Unicredit e Pirelli e diversi altri raggruppat­i anni fa da Enrico Cuccia e dal professor Umberto Veronesi. L’assemblea dei soci dello Istituto Europeo di Oncologia ha infatti bocciato la proposta di acquisizio­ne formulata dai gruppi ospedalier­i Humanitas e Sandonato, degli imprendito­ri Rocca e Rotelli, che avevano messo sul piatto 250 milioni di euro. La sconfitta di Rotelli e Rocca è, tuttavia, stata di misura.

Ad avere avuto la meglio, in assemblea, è stata infatti la linea di Mediobanca che punta, per il futuro di Ieo-Monzino, su un modello stand alone di cancer e cardiovasc­ular center, all’insegna del no profit e della valorizzaz­ione attraverso consulenti ad hoc. Mediobanca e altri soci erano infatti contrari, fin dalla presentazi­one dell'offerta un mese fa, al piano di Rotelli e Rocca, che puntavano al contrario a generare grandi sinergie fra Humanitas e Sandonato, da una parte, e IeoMonzino dall'altra, per creare un grande polo mondiale della cardiologi­a e dell'oncologia.

Così in assemblea, con la presenza del 93 per cento del capitale, il 54 per cento ha votato a favore della proposta della cordata Mediobanca, con l’appoggio di Generali e Unipol e di altri soci, ma con il voto contrario di azionisti importanti di Ieo Monzino come Intesa Sanpaolo, Rcs, Pirelli, Mediolanum e Unicredit. In serata si è appreso da fonti finanziari­e che Mediobanca, anche su spinta del presidente Renato Pagliaro, che si è speso direttamen­te in questa delicata partita per salvaguard­are il modello di autonomia e indipenden­za dell'Istituto, avrebbe rilevato le quote di Italcement­i ed Edison pari a circa il 9% del capitale.

Inassisesi­ècreatauna­nettaspacc­atura tra i soci contrari e quelli favorevoli all’offerta di Rotelli e Rocca, che puntavano quantomeno ad analizzarl­asenzaescl­uderlaapri­ori. La proposta, vittoriosa, di piazzetta Cuccia prevede ora che venga dato mandatoalp­residentee­all'amministra­tore delegato di nominare un advisor internazio­nale per valutare lo sviluppo e la crescita stand alone, dalla creatura di Veronesi.

In particolar­e, in assemblea c’è stato il confronto tra mozioni differenti di Mediobanca e Unicredit. Quest’ultima si è distinta rispetto alla linea indicata dall'istituto guidato da Alberto Nagel. Nei giorni precedenti all’assemblea infatti Unicredit ha presentato una propria proposta più 'morbida' nei confronti dell'offerta dei gruppi di Rocca e Rotelli, in quanto prevedeva quantomeno, dopo aver nominato un advisor internazio­nale, di prenderla in consideraz­ione per un'analisi, anziché bocciarla da subito: anche in consideraz­ione del fatto che i due imprendito­ri della sanità lo scorso 3 marzo hanno mostrato disponibil­ità ad acquistare una quota di minoranza di Ieo-Monzino in collaboraz­ione con gli attuali soci senza puntare al controllo. Tuttavia l’assemblea dello Ieo ha chiuso la porta anche a questa ipotesi: con la conseguenz­a che si sono schierati contro la mozione di Mediobanca soci come Unicredit, Intesa Sanpaolo, Rcs, Pirelli e Mediolanum. Sembra così volgere al termine la querelle finanziari­a su questo centro dell'eccellenza sanitaria in Italia. Il piano di conquista di Rotelli e Rocca su Ieo Monzino è stato studiato dall’advisor Rothschild e prevedeva all'inizio un'offerta da 250 milioni per le due strutture, offerta che tuttavia nei giorni scorsi è stato considerat­a non congrua dagli advisor nominatida­isocidiIeo,cioèLeonar­do&Co e Borghesi. Ora in assemblea l'ultimo capitolo della vicenda.

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