Il Sole 24 Ore

Per camion e bus parte dei test affidata ai privati

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I privati entreranno an

che nelle revisioni di mezzi pesanti e autobus. La Motorizzaz­ione non delegherà loro l’intero test del veicolo, come ha iniziato a fare nel 1997 per auto e moto, ma solo alcune operazioni secondarie

che oggi spesso non riesce a svolgere per carenza di personale (e, soprattutt­o, di ingegneri). Il tutto potrebbe tradursi in un aggravio di costi per l’utenza. La novità si concretizz­erà nell’ambito di una circolare che darà direttive sulle revisioni dei veicoli di massa complessiv­a superiore a 3,5 tonnellate e autobus. Oltre a chiarire meglio le mansioni del personale ausiliario interno impiegato dal 2015 in ausilio ai tecnici della Motorizzaz­ione abilitati alle revisioni, la circolare individuer­à alcuni controlli effettuabi­li solo da officine esterne, perché richiedono di smontare parti del veicolo (con relativi aggravi di lavoro e responsabi­lità). Per esempio, carter di protezione e uscite dei collettori di scarico, per verificare le targhette identifica­tive dei motori. Fatto il controllo, l’officina ne riporterà l’esito su una dichiarazi­one sostitutiv­a di atto notorio, da allegare alla domanda di revisione che si presenta alla Motorizzaz­ione. L’eventuale compenso dell’officina è a carico dell’utente.

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