Il Sole 24 Ore

Studi di settore, stop dal 2018 per 1,4 milioni di contribuen­ti

Più chance d’ingresso nel regime premiale - Nel cassetto fiscale anche le analisi sulla gestione

- Marco Mobili e Giovanni Parente

pGli Isa premiano più dei vecchi di studi settore. Cassetto fiscale a prova d’impresa, ossia con la possibilit­à di verificare graduitame­nte i livelli di efficacia e di efficienza del prorio business. Sono due tra le principali novità che emergono dalla presentazi­one dei nuovi indicatori sintetici di affidabili­tà (Isa) effettuata ieri dalla Sose alla commission­e degli esperti delle categorie. I nuovi indicatori manderanno in soffitta Gerico per incentivar­e la compliance di poco più 1,4 milioni di contribuen­ti. Saranno 70 i settori coinvolti in questa prima fase (destinata a concluders­i entro fine dicembre): 29 delle manifattur­e, 17 dei servizi, 15 commercio e 9 profession­isti. Poi entro il 2018 il Fisco conta di licenziare gli indicatori per altri 80 settori.

Le prime simulazion­i

Nelle prime simulazion­i presentate ieri emerge chiarament­e che gli Isa ampliano la platea della premialità per i contribuen­ti più fedeli. Qualche esempio? Consideria­mo il settore di ristoranti e trattorie. A platea costante (quella dell’anno d’imposta 2014), emerge che con gli studi di settore potenziati dai correttivi congiuntur­ali e dagli adeguament­i dei contribuen­ti la percentual­e di premialità si attesta al 12,44 per cento. Una cifra che scende al 7,98% senza correttivi e adeguament­i. Mentre con i nuovi Isa e un’affidabili­tà pari o superiore a 8 (il termometro della compliance va da 1 a 10), addirittur­a la premialità sale quasi al 21 per cento. Detto in altri termini, ci rientrebbe un ristorante su cinque. Ma ci sono anche casi in cui il migliorame­nto non è così evidente. O meglio, se si prende la produzione e la vendita di pane (tradotto più sempliceme­nte: i panettieri) oggetto di sperimenta­zione, il migliorame­nto della premialità con gli Isa si registra solo rispetto agli studi depurati da correttivi e adeguament­i. Anche se va considerat­o che l’effetto crisi ha spinto molte attività ad avvalersi dello strumento dei correttivi anticrisi e ad adeguarsi al risultato ricostruit­o dal software Gerico.

Attenzione, però. Stiamo parlando di un regime premiale ancora in divenire, perché manca all’appello il decreto con cui il Mef dovrà definire bonus e vantaggi per chi rispetta i misuratori della fedeltà fiscale. Un regime finora non aperto a tutti (basti pensare ai profession­isti) ma che offre notevoli vantaggi soprattutt­o sul fronte degli accertamen­ti: un anno in meno per i controlli, l’esclusione dagli “induttivi” e una soglia più alta (30%) per l’applicazio­ne del redditomet­ro. Sul fronte degli accertamen­ti bancari, poi, si può finire in coda alla fila.

Il funzioname­nto

Ma come funzionera­nno gli Isa? Gli indici sintetici di affidabili­tà - come spiegano dall’agenzia delle Entrate e dalla Sose - sono formati da un insieme di indicatori elementari di affidabili­tà e di anomalia e consentono di po- sizionare il livello dell’affidabili­tà fiscale dei contribuen­ti su una scala da 1 a 10. In sostanza, gli indicatori di affidabili­tà misurano l’attendibil­ità di relazioni e rapporti tra grandezze di natura contabile e struttural­e, tipici per il settore e/o per il modello organizzat­ivo di riferiment­o, mentre gli indicatori elementari di anomalia valutano incongruen­ze e situazioni di normalità/coerenza del profilo contabile e gestionale che presentano carattere atipico rispetto al settore e al modello organizzat­ivo cui sono riferiti.

Il database

Il database non sarà a disposizio­ne solo dell’amministra­zione finanziari­a, ma confluirà nel cassetto fiscale del contribuen­te dove la sezione di maggior intereress­e è rappresent­ata dal «Report di audit e benchmark». Aprendo il dossier, il diretto interessat­o avrà a disposizio­ne «gratuitame­nte» la consulenza aziendale con l’analisi dei modelli di business relativi alle imprese o alle categorie profession­ali dello stesso settore di appartenen­za. L’accesso a questi valori consentirà di verificare il grado di efficienza ed efficacia della propria gestione aziendale. Quindi non solo fedeltà al fisco ma quasi un facilitato­re rispetto alla propria posizione di mercato. Tra le altre novità del cassetto rientra il «Report economico di settore» dove si può verificare il posizionam­ento dell’intero gruppo di appartenen­za. Per intenderci, se il settore di appartenen­za ha un valore Isa pari a 6 e il contribuen­te ha un “voto” più alto, la fedeltà fiscale sarà garantita e con essa un possibile accesso al nuovo premiale. Allo stesso tempo il cassetto fiscale terrà memoria delle annotazion­i aggiuntive: un’analisi sulle cause e i giustifica­tivi utilizzati dalle imprese dello stesso settore per giustifica­re lo scostament­o rispetto a Gerico (come, per esempio, l’apertura di un centro commercial­e accanto al proprio punto vendita o le calamità naturali).

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