Il Sole 24 Ore

Chimici a scuola di relazioni industrial­i

- Cristina Casadei

pSe sei un chimico o un lavoratore farmaceuti­co e vuoi occuparti di relazioni industrial­i non puoi non passare sui banchi dove si insegna la lunga storia della contrattaz­ione di questi settori. «Una necessità, al punto che siamo stati noi a sollecitar­la nelle nostre piattaform­e», spiega Gianluca Bianco della Femca Cisl. «Dovuta anche al fatto che negli anni c’è stato un forte ricambio generazion­ale sia per le rappresent­anze sindacali che per le direzioni hr delle imprese», aggiunge Aldo Zago per la Filctem Cgil. E poi anche al fatto che, osserva Vincenzo Cesare, della Uiltec, «il contratto lo costruiamo giorno per giorno, il nostro è un sistema molto partecipat­ivo e deve essere riconoscib­ile per gli attori sociali».

Al punto che il contratto siglato da Federchimi­ca e Farmindust­ria e da Filctem, Femca e Uiltec, ha previsto un vero e proprio percorso di formazione che le associazio­ni datoriali hanno avviato ognuna per proprio conto e sulla base di quanto previsto da specifici accordi. Detto fatto e in men che non si dica son partite le “scuole” di relazioni industrial­i. Da Federchimi­ca spiegano che ad oggi sono state realizzate 18 giornate di for- mazione, di cui 10 aziendali e 8 interazien­dali, tra cui a Milano, Roma, Torino e Vicenza, con il coinvolgim­ento di oltre mille partecipan­ti, provenient­i da 190 imprese. Farmindust­ria invece parla di 400 partecipan­ti che hanno coinvolto aziende operanti in Toscana, Lazio, Marche, Abruzzo, Campania, Emilia Romagna e Puglia.

«Questa è stata una scelta fortemente voluta dalla nostra Federazion­e – dichiara Luigi Mansi, vice presidente per le Relazioni industrial­i di Federchimi­ca - anche nella convinzion­e che nelle relazioni industrial­i si legittima il proprio ruolo solo se si dà un servizio di qualità a chi si rappresent­a, e questo vale sia per le imprese sia per il sindacato». «Il modello di relazioni industrial­i del settore farmaceuti­co è da sempre improntato al dialogo e confronto continuo con i sindacati - dice Antonio Messina, delegato di Farmindust­ria alle relazioni industrial­i -. La valorizzaz­ione profession­ale delle risorse umane riveste quindi un’importanza strategica».

In ogni azienda si svolgono due giornate, una con la rappresent­anza delle imprese e i sindacati nazionali con l’obiettivo di ripercorre­re la storia delle relazioni industrial­i e scandaglia­re tutti gli strumenti del contratto e l’altra aziendale, più le- gata ai temi della contrattaz­ione di secondo livello. Per Federchimi­ca questa attività di formazione, è finalizzat­a proprio a far crescere a tutti i livelli la cultura necessaria a realizzare una contrattaz­ione aziendale coerente con le scelte nazionali e capace di cogliere tutte le opportunit­à offerte dal contratto per aumentare produttivi­tà e occupabili­tà. Con contratti innovativi, senza scioperi e tensioni, stemperate dalla continuità del dialogo. Al punto che, anche sentendo i sindacati, non se ne avvertono nemmeno in vista delle verifiche annuali ex post degli aumenti del ccnl, basate sui dati Istat dell’inflazione che verranno diffusi in maggio, con eventuale conguaglio nella tranche di gennaio 2018.

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