Il Sole 24 Ore

Date punta sulla fascia premium

- Silvia Pieraccini

a Ha appena aperto il primo monomarca a Milano, in Brera, tappa con cui ha celebrato dieci anni di vita e cristalliz­zato la propria identità. Ora il marchio toscano di sneaker Date (dalle iniziali dei nomi dei fondatori) è pronto ad avviare una nuova stagione di crescita nel segmento premium. «Negli ultimi tre anni abbiamo ridefinito l’immagine del brand e innalzato il posizionam­ento - spiega Tommaso Santoni, uno dei titolari dell’azienda di Empoli (Firenze) - tagliando quella parte della collezione più legata al mondo teenager, che era circa il 20%, e selezionan­do i retailer. Nel 2016 abbiamo finalmente cominciato a vedere i frutti di questo lavoro: il fatturato ha sfiorato gli 8 milioni di euro, in crescita del 25%, e il margine operativo lordo è stato del 10%».

Per quest’anno Date ha in programma una crescita ancora a doppia cifra, stimata sopra il 10%, grazie all’Italia e, soprattutt­o, all’estero che pesa ormai per il 50%. Europa, Russia, Corea e Giappone sono i mercati di riferiment­o, anche se «dalle ultime due stagioni stiamo mettendo le prime bandierine in America», spiega Santoni. L’apertura del negozio milanese, che ha come materiale-guida il cemento e ricorda una galleria d’arte, non significa l’avvio di un progetto monomarca: «Non ci interessa fare uno sviluppo retail capillare - afferma il titolare - anche se nei prossimi due anni stringerem­o accordi con una serie di partner per aprire negozi in Corea, a Dubai e Seul».

Il passo continua a essere quello prudente che ha portato i tre titolari - età media di 25 anni nel 2006, quando l’avventura cominciò - a reinvestir­e tutti gli utili in azienda e a seguire una gestione oculata. Nei mesi scorsi è stata inaugurata la nuova sede aziendale, trasferita da Montelupo Fiorentino alla vicina Empoli, dove lavora una ventina di persone. «Una nuova sede tutta a vetri in cui la creatività di Date può esprimersi», sottolinea Santoni spiegando che il progetto resta quello di fare una scarpa semplice che punta sui dettagli, non troppo fashion ma diretta a clienti che vogliono cose uniche. I materiali, pellami e tessuti, sono quasi tutti made in Italy, mentre la produzione si divide tra Indonesia e, ora, anche Italia, dove sono state riportate alcune lavorazion­i tra cui la suola vulcanizza­ta.

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