Il Sole 24 Ore

Ferrero compra Fannie May e produrrà in Usa

Acquisito il leader nel cioccolato di qualità

- Filomena Grecou

pNuova acquisizio­ne per Ferrero, questa volta negli Stati Uniti dove ha comprato Fannie May, produttore statuniten­se di cioccolato per la fascia alta di mercato, a cui fa capo anche il marchio Harry London. Per la multinazio­nale di Alba, oltre 30mila addetti e dieci miliardi di fatturato, si tratta della quarta acquisizio­ne in poco più di due anni e vale circa 115 milioni di dollari. Fannie May porta in dote 80 negozi, uno stabilimen­to produttivo e 750 addetti.

pFerrero fa tappa negli States e compra Fannie May, produttore statuniten­se di cioccolato per la fascia alta di mercato, a cui fa capo anche il marchio Harry London. Per la multinazio­nale di Alba, oltre 30mila addetti e dieci miliardi di fatturato, si tratta della quarta acquisizio­ne in poco più di due anni e vale circa 115 milioni di dollari. Segue la turca Oltan (azienda leader nella produzione di nocciole, gennaio 2015), l’inglese Thorntons (cioccolato, estate 2015) e l’azienda belga Delacre (biscotti, dicembre 2016).

Quella sull’americana Fannie May è un’operazione che porta in dote una rete commercial­e di circa 80 negozi, tutti nell’Illinois, uno stabilimen­to produttivo nell’Ohio – il primo per il Gruppo Ferrero negli Stati Uniti visto che l’azienda produce in Canada i prodotti destinati al mercato americano – e circa 750 adddetti che si affiancano ai 225 che Ferrero conta negli States attualment­e, in particolar­e nelle due sedi del New Jersey, oltre a 500 stagionali. Un’operazione ispirata alla stessa logica industrial­e che ha portato all’acquisizio­ne della britannica Thortons: guardare alla fascia alta del mercato e valorizzar­e la rete commercial­e esistente. Nel caso dell’azienda inglese i punti vendita acquisiti sono stati più di 240.

L’intesa con la 1-800 Flowers.com Inc, società quotata al Nasdaq e proprietar­ia fino a ieri dei due marchi, prevede, come si legge in una nota diramata dal Gruppo in mattinata, «un accordo strategico di partnershi­p commercial­e con l’obiettivo di includere una selezione di prodotti Ferrero e Fannie May nei cesti regalo e nei siti di e-commerce di 1-800 Flowers.com».

Fondata nel 1946, Ferrero è la terza azienda al mondo nel mercato del cioccolato confeziona­to, con un fatturato a 9,5 miliardi (dato 2014-2015, che non consolida le ultime acquisizio­ni), una distribuzi­one in 160 paesi, più di 30mila dipendenti, 22 stabilimen­ti, l’ultimo dei quali avviato in Cina, a cui si aggiungono i poli produttivi di Delacre e ora anche di Fannie May. «Fannie May ha un vissuto strategico e culturale molto coerente con noi e siamo lieti che le sue persone di valore, il suo marchio pre- mium e i suoi prodotti di qualità entrino a far parte del nostro Gruppo» ha commentato il ceo Giovanni Ferrero. Il gigante di Alba è entrato negli Usa già nel 1969 grazie a Tic Tac, successiva­mente sono arrivati anche Ferrero Rocher e Nutella, prodotti “icona” per il gruppo. «Gli Stati Uniti – ha sottolinea­to ancora Ferrero – rappresent­ano un importante mercato con un grande potenziale di crescita per Ferrero e siamo entusiasti dell’opportunit­à di poter supportare lo sviluppo di una grande marca americana, mentre accresciam­o la nostra presenza in questo mercato». Area che rappresent­a per Ferrero il quinto mercato per importanza.

«Abbiamo intenzione di avvalerci dell’organizzaz­ione esistente per supportare la crescita dei marchi Fannie May e Harry London – ha sottolinea­to Paul Chibe, presidente e ceo di Ferrero Nord America –. Siamo confidenti che ci siano significat­ive opportunit­à di sostenere la crescita di Fannie May, facendo leva sulle capacità di Ferrero di vendere nuovi prodotti sostanzial­mente attraverso una più ampia offerta di canali».

A seguito della chiusura della transazion­e, Fannie May continuerà ad operare come entità e marchio autonomo all’interno del Gruppo. I vertici del Gruppo italiano, inoltre, hanno sottolinea­to che continuere­nno ad operare attraverso la rete di vendita al dettaglio di Fannie May, «con ulteriori piani di crescita nel corso del tempo», e che Ferrero punta a lavorare in continuità con il management di Fannie May, mantenendo i suoi uffici statuniten­si a Parsipanny (New Jersey) e le strutture di assemblagg­io e packaging a Somerset (sempre New Jersey). Formalment­e la transazion­e, soggetta ad approvazio­ne delle autorità competenti, si chiuderà entro fine di maggio.

L’INVESTIMEN­TO L’operazione vale 115 milioni di dollari e porta in dote una rete commercial­e di 80 negozi nell’Illinois e uno stabilimen­to nell’Ohio

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