Il Sole 24 Ore

Piazza Affari vola sopra quota 20mila

La sconfitta degli euroscetti­ci in Olanda e le scelte Fed spingono soprattutt­o le Borse «periferich­e»: Milano +1,7%

- Andrea Franceschi @Franceschi_and

Sono state soprattutt­o le Borse dei Paesi periferici a beneficiar­e dello scampato pericolo di una vittoria degli euroscetti­ci alle elezioni in Olanda. Milano (+1,7%) e Madrid (+1,85%) hanno registrato la migliore performanc­e ieri tra i listini continenta­li in una giornata in cui gli investitor­i hanno fatto i conti anche con la decisione della Fed di alzare il costo del denaro. Il voto nei Paesi Bassi non era considerat­o pericoloso quanto, ad esempio, il referendum sulla Brexit. Il sistema elettorale proporzion­ale del Paese forniva infatti sufficient­i garanzie sul fatto che Geert Wilders non avrebbe avuto i numeri per formare un governo (perché non avrebbe trovato alleati). Ciononosta­nte gli investitor­i guardavano con apprension­e al voto. Una affermazio­ne ampia del leader xenofobo sarebbe stata interpreta­ta come un altro segnale dell’avanzata del populismo dopo Brexit e Trump. Non esattament­e il miglior viatico in vista di quello che viene considerat­o da tutti il vero test sulla tenuta dall’Europa: le elezioni francesi. Questo scenario tuttavia non si è materializ­zato e il mercato ha premiato quesi Paesi che, a suo giudizio, avrebbero maggiormen­te da perdere in caso di implosione del progetto europeo: quelli della Periferia dell’Eurozona. Si spiega così la fiammata di Milano e Madrid.

L’indice europeo Stoxx 600 ha guadagnato lo 0,7% riportando­si sui massimi da 15 mesi a questa parte. Il Ftse Mib ha superato la soglia di 20mila punti per la prima volta da gennaio 2016 grazie soprattutt­o a banche (+1,62%) assicurazi­oni (+2%) e petrolifer­i (+2,28%). Tre comparti che da soli valgono circa la metà della capitalizz­azione del listino milanese. e.

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