Piazza Affari vola sopra quota 20mila
La sconfitta degli euroscettici in Olanda e le scelte Fed spingono soprattutto le Borse «periferiche»: Milano +1,7%
Sono state soprattutto le Borse dei Paesi periferici a beneficiare dello scampato pericolo di una vittoria degli euroscettici alle elezioni in Olanda. Milano (+1,7%) e Madrid (+1,85%) hanno registrato la migliore performance ieri tra i listini continentali in una giornata in cui gli investitori hanno fatto i conti anche con la decisione della Fed di alzare il costo del denaro. Il voto nei Paesi Bassi non era considerato pericoloso quanto, ad esempio, il referendum sulla Brexit. Il sistema elettorale proporzionale del Paese forniva infatti sufficienti garanzie sul fatto che Geert Wilders non avrebbe avuto i numeri per formare un governo (perché non avrebbe trovato alleati). Ciononostante gli investitori guardavano con apprensione al voto. Una affermazione ampia del leader xenofobo sarebbe stata interpretata come un altro segnale dell’avanzata del populismo dopo Brexit e Trump. Non esattamente il miglior viatico in vista di quello che viene considerato da tutti il vero test sulla tenuta dall’Europa: le elezioni francesi. Questo scenario tuttavia non si è materializzato e il mercato ha premiato quesi Paesi che, a suo giudizio, avrebbero maggiormente da perdere in caso di implosione del progetto europeo: quelli della Periferia dell’Eurozona. Si spiega così la fiammata di Milano e Madrid.
L’indice europeo Stoxx 600 ha guadagnato lo 0,7% riportandosi sui massimi da 15 mesi a questa parte. Il Ftse Mib ha superato la soglia di 20mila punti per la prima volta da gennaio 2016 grazie soprattutto a banche (+1,62%) assicurazioni (+2%) e petroliferi (+2,28%). Tre comparti che da soli valgono circa la metà della capitalizzazione del listino milanese. e.