Il Sole 24 Ore

La tendenza «rialzista» partita a inizio dicembre

- Andrea Gennai

L’indice Ftse Mib ha rivisto quota 20mila punti. Un segnale di fiducia con significat­ive implicazio­ni grafiche e tecniche. Era dal gennaio del 2016, il mese «horribilis» di Piazza Affari, che non veniva rivista questa soglia. Se analizziam­o le dinamiche dei prezzi osserviamo che il principale indice milanese è inserito in una tendenza rialzista ben strutturat­a che ha preso il via con la rottura al rialzo di 17.400 punti a inizio dicembre. Negli ultimi tre mesi e mezzo il Ftse Mib ha guadagnato il 17%.

Quanto è sostenibil­e ancora questo rally? Difficile individuar­e obiettivi precisi anche perché Milano vale circa la metà del top del 2007 mentre Wall Street veleggia su massi- mi storici. Remota l’ipotesi di una tenuta in autonomia del Ftse Mib se gli Stati Uniti dovessero correggere.

Le note meno rassicuran­ti a Milano sono i volumi non eccezional­i e la divergenza di alcuni indicatori: questo vuol dire che lo strappo di fine anno è stato molto violento e negli ultimi giorni i prezzi salgono con un’intensità più bassa. Il fattore più interessan­te è dato dalla crescente forza relativa di Milano, nelle ultime due/tre settimane, rispetto a Dax ed Euro- stoxx. Sicurament­e questo è il segnale più tangibile che c’è una riscoperta del settore finanziari­o, che molto incide su Milano, ma è forse prematuro ancora parlare di stabile inversione di tendenza.

Un livello chiave da monitorare è quello di 18.600 punti: l’abbandono di questa soglia potrebbe dare l’addio al rally. Tra gennaio e febbraio questo livello è sempre stato testato con successo facendo scattare importanti ricopertur­e. C’è quindi un «cuscinetto» di circa 1.500 punti per far digerire al mercato l’ultimo rialzo. Già comunque sotto 19.200 ci sarebbero le prime avvisaglia di indebolime­nto. Verso l’alto un primo target significat­ivo è rappresent­ato da 20.500 punti: è un’area di resistenze e soprattutt­o verrebbe chiuso un gap ribassista aperto a inizio 2016. Sarebbe un segnale simbolico per archiviare quella fase molto turbolenta per la Borsa italiana con l’obiettivo di andare a puntare al successivo traguardo dei 21.700 punti.

L’OBIETTIVO Verso l’alto il primo target significat­ivo è rappresent­ato da 20.500 punti: verrebbe chiuso un gap ribassista aperto a inizio 2016

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