La tendenza «rialzista» partita a inizio dicembre
L’indice Ftse Mib ha rivisto quota 20mila punti. Un segnale di fiducia con significative implicazioni grafiche e tecniche. Era dal gennaio del 2016, il mese «horribilis» di Piazza Affari, che non veniva rivista questa soglia. Se analizziamo le dinamiche dei prezzi osserviamo che il principale indice milanese è inserito in una tendenza rialzista ben strutturata che ha preso il via con la rottura al rialzo di 17.400 punti a inizio dicembre. Negli ultimi tre mesi e mezzo il Ftse Mib ha guadagnato il 17%.
Quanto è sostenibile ancora questo rally? Difficile individuare obiettivi precisi anche perché Milano vale circa la metà del top del 2007 mentre Wall Street veleggia su massi- mi storici. Remota l’ipotesi di una tenuta in autonomia del Ftse Mib se gli Stati Uniti dovessero correggere.
Le note meno rassicuranti a Milano sono i volumi non eccezionali e la divergenza di alcuni indicatori: questo vuol dire che lo strappo di fine anno è stato molto violento e negli ultimi giorni i prezzi salgono con un’intensità più bassa. Il fattore più interessante è dato dalla crescente forza relativa di Milano, nelle ultime due/tre settimane, rispetto a Dax ed Euro- stoxx. Sicuramente questo è il segnale più tangibile che c’è una riscoperta del settore finanziario, che molto incide su Milano, ma è forse prematuro ancora parlare di stabile inversione di tendenza.
Un livello chiave da monitorare è quello di 18.600 punti: l’abbandono di questa soglia potrebbe dare l’addio al rally. Tra gennaio e febbraio questo livello è sempre stato testato con successo facendo scattare importanti ricoperture. C’è quindi un «cuscinetto» di circa 1.500 punti per far digerire al mercato l’ultimo rialzo. Già comunque sotto 19.200 ci sarebbero le prime avvisaglia di indebolimento. Verso l’alto un primo target significativo è rappresentato da 20.500 punti: è un’area di resistenze e soprattutto verrebbe chiuso un gap ribassista aperto a inizio 2016. Sarebbe un segnale simbolico per archiviare quella fase molto turbolenta per la Borsa italiana con l’obiettivo di andare a puntare al successivo traguardo dei 21.700 punti.
L’OBIETTIVO Verso l’alto il primo target significativo è rappresentato da 20.500 punti: verrebbe chiuso un gap ribassista aperto a inizio 2016