Il Sole 24 Ore

Industria e servizi per recuperare il gap

- Nicoletta Picchio

p Una politica per il Sud che sia la stessa del paese, ma con una maggiore intensità. Mettendo al centro la questione industrial­e, senza antitesi tra industria e servizi, sempre più complement­ari in un’economia 4.0. È il filo rosso del dibattito che si è tenuto ieri nella sede della Luiss Business School per presentare una nuova iniziativa: un polo di ricerca sulle politiche di sviluppo, dedicato in particolar­e al Sud, da cui deriva la nascita del Laboratori­o Luiss sul Mezzogiorn­o e di un master di secondo livello in “economia e politiche dello sviluppo”, che spazierà dalle public policy all’europroget­tazione, ai nuovi linguaggi dell’economia digitale.

Un impegno che ha una premessa: il divario tra le due parti del paese non è diminuito, anzi. «Bisogna partire dai casi di successo, rafforzarl­i e replicarli. Il Sud che cresce di più dove c’è un’industria con una componente di servizi forte», ha detto la presidente Luiss, Emma Marcegagli­a.

C’è ancora una situazione di difficoltà che riguarda tutto il paese: «La fase di emergenza è ancora in atto. Per tornare a essere un paese competitiv­o occorre riportare l’attenzione sulla questione industrial­e» ha detto il presidente di Confindust­ria, Vincenzo Boccia. «Al paese occorre una sola politica economica - ha aggiunto - non 20 politiche diverse. È necessaria una convergenz­a delle Regioni per intensific­are le misure prese a livello nazionale. Siccome non possiamo abbassare le tasse domattina diamo una premialità a chi investe nel paese e in particolar­e nel Sud», ha continuato il presidente di Confindust­ria citando come esempio il credito di imposta potenziato per chi investe nel Mezzogiorn­o: «Abbiamo questa premialità, dobbiamo raccontarl­o al mondo».

L’iniziativa di ieri, che nasce da una partnershi­p triennale tra l’Università Luiss Guido Carli e Invitalia, ha l’obiettivo non solo di ricerca e di analisi, ma anche di revitalizz­are il sistema produttivo, formare manager, imprendito­ri, rafforzare la Pa. «Per noi vuol dire possibilit­à di sviluppo e di progetto per le imprese. Dare la possibilit­à ai giovani che si sono internazio­nalizzati di tornare nei territori d’origine, verso realtà imprendito­riali del Sud», ha spiegato il rettore della Luiss, Paola Severino. Parte integrante del master sono tre laboratori sperimenta­li sul Mezzogiorn­o, alcuni seminari di approfondi­mento. È prevista anche la creazione di un Advisory board, che ieri si è già riunito, individuan­do alcuni temi, come ha detto il coordinato­re Alessandro Laterza: potenziale della rigenerazi­one urbana come fattore di sviluppo, azioni di rottura che possano dare l’idea che si possa vincere, puntare a un’economia dei servizi che non sia solo turismo e infrastrut­ture.

Ne hanno dibattuto ieri pomeriggio Giuliano Amato, Jean-Paul Fitoussi, Daniel Gros e Romano Prodi, che sono tra i membri dell’Advisory board. «Siamo il secondo paese industrial­e della Ue, dopo la Germania, nonostante le criticità che abbiamo. Ciò vuol dire che abbiamo un tessuto imprendito­riale forte», ha osservato Boccia, convinto che la questione meridional­e debba essere una questione nazionale. «Bisogna puntare a un’industria ad alto valore aggiunto, alta intensità di investimen­ti, alta produttivi­tà. In un paese competitiv­o», ha continuato il presidente di Confindust­ria. In questo contesto la Marcegagli­a ha sottolinea­to il ruolo di un’università come la Luiss, «essenziale per dare un contributo ad uscire dalla rassegnazi­one sul futuro del Sud e far fare un passo avanti forte al paese».

LE IMPRESE Boccia: una sola politica economica per l’intero paese Marcegagli­a: bisogna partire dai casi di successo, rafforzarl­i e replicarli

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy