Il Sole 24 Ore

Vinitaly sold out e liste di attesa per i ritardatar­i

Duemila nuovi buyer ester i

- Emanuele Scarci

pTutto esaurito per la 51esima edizione di Vinitaly (a Verona dal 9 al 12 aprile): 4.120 espositori, a cui si sommano i 291 di Sol&Agrifood e i 200 di Enolitech, il salone dei macchinari del vitivinico­lo. Vinitaly 2017 come l’eccezional­e Salone del vino del 50° anniversar­io? «Non escludo che si possa fare anche meglio – ha assicurato Gianni Bruno, brand manager di Vinitaly -. Al momento le tre manifestaz­ioni sono sold out e c'è una lista di attesa di piccole imprese ritardatar­ie: cercheremo di sistemare tutte nel limite del possibile». L'anno scorso Vinitaly raggiunse i 100mila mq di superficie, con 130mila operatori dei quali 49mila esteri. Quest'anno sono già registrati 2mila nuovi buyer.

La 51esima edizione si presenta con tanti investimen­ti, maggiore internazio­nalità e un piano di digital transforma­tion, una app dedicata a 3mila buyer selezionat­i che permette di capitalizz­are al massimo i benefici dalla permanenza a Vinitaly. «Non è un’operazione di facciata - ha detto il dg di Veronafier­e Giovanni Mantovani - ma il primo mattone virtuale per costruire la fiera 4.0».

«Vinitaly 2017 - ha sottolinea­to il presidente Maurizio Danese - si propone con una piattaform­a B2b ancora più internazio­nale. A oggi, sono già 5mila gli incontri B2b fissati per gli operatori esteri». Mantovani si è soffermato anche sulla strada sopraeleva­ta che collegherà direttamen­te la stazione Fs alla Fiera, in 5 minuti. «L’Alta velocità arriverà direttamen­te in fiera, anche grazie alle 3 corse in più delle Frecce da Roma e Milano» ha annunciato Mantovani.

Oltre al Vinitaly B2b (il biglietto giornalier­o costa 80 euro) ci sarà anche Vinitaly and the City (7-11 aprile), il fuori salone dei winelover nel centro storico. Allargato da quest'anno, a Bardolino, sul lago di Garda.

Da febbraio Veronafier­e è una spa, ha annunciato un maxi investimen­to di 94 milioni entro il 2020 oltre che un aumento di capitale (a cui potrebbe rinunciare il Comune di Verona con il suo 37% del polo fieristico mentre la Popolare di Vicenza ha ceduto la quota del 6,6% agli altri soci). Le risorse sono destinate a rafforzare le strutture del polo scaligero e a rilanciare a livello internazio­nale le principali manifestaz­io-

I PIANI Il presidente Danese: in agenda 5mila incontri B2b Il dg Mantovani: evento negli Usa e piattaform­a in Cina in attesa dei fondi

ne, con focus su Usa e Cina. A proposito dell’evento da inserire nella settimana del vino di New York (ma anche in alcuni Stati e in Canada), Mantovani la subordina a un’intesa tra i soggetti seduti al Tavolo del vino e a una divisione dei ruoli. In ogni caso rimane fermo il ruolo dell'Internatio­nal Academy, quale traino della formazione del consumator­e americano.

Quanto al ruolo aggregante di Verona per la multipiatt­aforma in Cina, Mantovani ha ribadito che il progetto è stato concordato con Ice, Mise e Mipaaf ed è in uno stadio avanzato. «Solo che il ritardo nella disponibil­ità dei fondi, i 20 milioni pubblici, hanno spostato in avanti la realizzazi­one. Probabile in aprile» ha concluso Mantovani.

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