Il Sole 24 Ore

Lovable rafforza il retail

Il marchio, nato in Italia nel 1962, appartiene al colosso Usa Hanes d a 6 m i l i a rd i d i $

- Di Marta Casadei

a «Lovable sta spingendo il fatturato dell'azienda: pesa quasi il 70% dei ricavi e in Italia, nell'ultimo triennio, è cresciuto del 32%. Puntiamo su un mix tra prodotto, tecnologia e distribuzi­one multicanal­e». Francesco Burei è l'amministra­tore delegato di Hanes Italy, azienda «da 100 milioni di euro di ricavi circa» che fa parte del gruppo americano HanesBrand­s, fondato nel 1901 e quotato al Nyse. Nel portfolio del gruppo a stelle e strisce, primo player mondiale nel settore dell'abbigliame­nto basic con 6 miliardi di dollari di ricavi, figurano etichette come Playtex, Wonderbra, Dim e Champion. Per il gruppo l'Italia è il quinto mercato per rilevanza a livello internazio­nale e Lovable è il marchio di punta di Hanes Italy.

Il brand, nonostante la proprietà internazio­nale, è al 100% italiano: fondato nel 1962 da un imprendito­re bergamasco, ha contribuit­o a rivoluzion­are il mondo dell'intimo facendo leva sulla sperimenta­zione di nuovi materiali, nuove costruzion­i dei capi e nuove forme. Oggi porta avanti questo lavoro di ricerca non solo nel settore lingerie: alla classica linea di intimo donna si sono aggiunte le collezioni homewear, beachwear oltre ai brand Lovable Man (nato nel 2013) e Lovable EasyStyle, che puntano a conquistar­e nuove fasce di clientela tra cui gli uomini e le Millennial­s. «L'Italia da quest'anno è il centro di competenza per lo sviluppo creativo dei prodotti che vengono commercial­izzati in tutta Europa, per tutti i brand di Hanes», spiega Burei. La produzione, invece, avviene un po' in tutto il mondo: HanesBrand realizza i propri prodotti, 2,4 miliardi di pezzi l'anno nel complesso, per il 90% nei propri 50 stabilimen­ti di proprietà.

Le collezioni del brand sono vendute in Italia attraverso una fitta rete di circa 6 mila punti ven- Flagship. La vetrina di un monomarca Lovable; in alto Francesco Burei, ad Hanes Italy dita, cui è andata affiancand­osi una rete di monomarca che oggi assorbe il 40% del business: attualment­e i negozi sono 133, di cui 78 dos e 55 franchisee, tra location centrali (36) e shopping mall ad alta frequentaz­ione (97). «Abbiamo in programma 13 aperture nel 2017 e l'obiettivo di toccare quota 200 punti vendita nel 2020» dice l'ad di Hanes Italy. Ai flagship si aggiungono 4 outlet e la presenza online: «Abbiamo accordi con Amazon, Privalia e stiamo allacciand­o rapporti commercial­i con Zalando – precisa Burei – ma dal gennaio 2018 apriremo anche il nostro sito e-commerce». La multicanal­ità è una delle strategie chiave dello sviluppo di Lovable che punta molto sul retail, on e offline, e soprattutt­o mira a offrire alla propria clientela una shopping experience fuori dal comune: «Il servizio è uno dei nostri asset – spiega l'ad – ed è fondamenta­le per evitare la cannibaliz­zazione e favorire la sinergia tra canali. Un altro valore aggiunto è la fidelizzaz­ione: i nostri clienti abituali sono il 63% e consumano il 60% in più dei saltuari».

Dal 2014, anno in cui HanesBrand ha acquisito DB Apparel, società cui faceva capo il brand, Lovable è diventato uno dei marchi strategici del gruppo a livello mondiale e ha velleità di una sempre maggiore espansione anche all'estero: «Nel 2016 le vendite nei paesi stranieri sono salite del 30% - chiosa –. Abbiamo aperto un monomarca in Oman e ne apriremo uno negli Emirati. Allo stesso tempo ci stiamo espandendo in Canada, attraverso i department store, e stiamo guardando all' area ex Urss».

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