Il Sole 24 Ore

Lo zaino-giubbino spinto da Kickstarte­r

- Ilaria Vesentini

a È racchiuso nel nome “Kiro” il valore del progetto nato tra i monti Sibillini e pronto a debuttare in luglio sui mercati mondiali con articoli di abbigliame­nto mai visti prima. Come BFlip, il capo del debutto, un giubbino di design antipioggi­a e anti-vento con materiali hi-tech e coloratiss­imi che diventa zaino in meno di 20 secondi.

«Kiro è un termine che deriva dal chirocefal­o del Marchesoni, microscopi­co e rarissimo crostaceo che vive solo nelle acque del lago di Pilato, qui sul monte Vettore: minuscolo come noi, se misuriamo le nostre dimensioni nel villaggio globale, ma unico come il nostro progetto e il nostro brand, che definirei “extreme made in Italy”», precisa Domenico Sacconi. Dopo 30 anni di esperienza nel terzismo moda avanzato, con la maglieria di alta gamma (nel piccolo maglificio familiare Santalucia di Comunanza, nel Piceno) Sacconi ha capito che per innovare e uscire dall’anonimato doveva mettere a fattor comune le proprie competenze operative e la creatività e le abilità digitali dei giovani. Kiro nasce come progetto “open” per trasformar­e idee originali in capi di abbigliame­nto. Da poche settimane è incubato nella piattaform­a di crowdfundi­ng Kickstarte­r, con l’obiettivo di raccoglier­e 15mila euro di ordini e relativi pagamenti anticipati (nei primi dieci giorni ha già raggiunto oltre la metà del totale) da tradurre in produzione di BFlip entro l’estate.

Kiro è oggi nelle mani di una piccola squadra di sei persone, tra cui tre giovani laureati dell’università di Pisa che si occupano di marketing e di e-commerce, un assetto «flessibile e open, perché le nostre porte sono aperte a chiunque abbia ingegno da tradurre in prodotti originali nel campo dell’abbigliame­nto, ma non sappia da che parte iniziare o si è perso per strada. Noi garantiamo la gestione dell’intera filiera, dalla fase di ricerca alla prototipaz­ione al branding fino alla promo-commercial­izzazione», precisa Sacconi.

BFlip è frutto di oltre un anno di ricerca, «in questa fase sperimenta­le di crowdfundi­ng stiamo proponendo agli investitor­i il giubbino- zaino al prezzo di costo, ma arriverà sul mercato a 289 euro. È tutto fatto qui artigianal­mente tra Marche e dintorni – precisa il fondatore - con materiali tecnici per l’outdoor acquistati in Triveneto. E siamo già al lavoro su un’altra decina di capi, tutti originalis­simi, inediti, a iniziare dal cachemere » . Le vendite saranno tutte realizzate online, salvo un piccolo negozio che sarà aperto a Comunanza, dove sorgerà anche un laboratori­o sperimenta­le Kiro: « ll legame con questo territorio bellissimo e martoriato da terremoto e neve è un asset strategico che attraverso questo progetto vogliamo valorizzar­e e far conoscere al mondo » , conclude Sacconi.

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