Il Sole 24 Ore

Safilo punta sui marchi più «fedeli»

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a Safilo archivia il 2016 con un fatturato in leggero calo (1,25 miliardi , -1,2% a cambi costanti rispetto al 2015), ma resta ottimista soprattutt­o grazie ai marchi “in continuità”, cioè quelli di proprietà e quelli in licenza con scadenze di medio-lungo termine o appena rinnovate.

Le vendite del portafogli­o dei marchi in continuità sono aumentate del 3,6% a cambi costanti e del 5,2% se si esclude il business retail negli Stati Uniti, ancora in calo. Bene quindi i principali mercati wholesale europei e nord americani, mentre l’Asia ha continuato a frenare. Quanto alla redditivit­à, l’ebitda si è attestato a 88,8 milioni (-13,3%), mentre il risultato netto di gruppo è stato di 15,4 milioni, più del doppio rispetto ai 6,9 milioni del 2015.

«Nel 2016 abbiamo cercato di gestire al meglio il calo di Gucci nel suo periodo conclusivo della licenza e abbiamo implementa­to ulteriori iniziative di trasformaz­ione del business e risparmi sui costi», ha commentato Luisa Delgado, amministra­tore delegato di Safilo. Nello scorso anno infatti Gucci ha lasciato l’azienda veneta: le collezioni di montature da sole e da vista saranno d’ora in poi prodotte da Kering Eyewear, la divisione creata dal gruppo francese per portare in house il redditizio business degli occhiali.

Tra le novità alle quali ha accennato Luisa Delgado, il lancio del progetto Beyond the Frames (oltre le montature), realizzato grazie all’acquisizio­ne di Lenti, azienda bergamasca da sempre specializz­ata in lenti da sole. Know how e tecnologia hanno permesso di creare lenti grafiche, specchiate, ultrapolar­izzate, montate da Safilo su marchi propri e in licenza.

– G.Cr.

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A Parigi. Una modella con occhiali Elie Saab, in licenza a Safilo

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