Enav, utili record a quota 76 milioni
pEnav chiude il 2016 con risultati oltre le aspettative. E questo grazie anche all’incremento del traffico aereo internazionale sugli scali di Venezia, Bergamo, Malpensa, Bologna, Napoli e Catania, che ha contribuito a spingere i ricavi in rialzo dell’1,8%, a 865 milioni. Numeri che hanno consentito all’ad Roberta Neri, in attesa di conferma al vertice della società, di raggiungere l’utile più elevato mai registrato dall’azienda: pari a 76,3 milioni, in rialzo del 15,5% rispetto allo scorso anno. La società aveva già annunciato in estate, poco prima dell’Ipo, la dividend policy: per l’esercizio 2016 era stata prevista una cedola da 95 milioni di euro. La società riuscirà a distribuire il dividendo attingendo alle riserve per 18 milioni. Il dividendo per azione proposto è pari a 0,176 euro. Ma l’evoluzione del business quest’anno già consente a Enav di annunciare anche la dividend policy per l’esercizio 2017: la cedola distribuita aumenterà del 4%, pari a un monte dividendi di 98,8 milioni di euro.
I numeri della società lasciano spazio anche per un’operazione di riacquisto di azioni proprie finalizzata al sostegno di piani di incentivazione per i dipendenti. Si tratta di un massimo di 850mila azioni acquistabili in 18 mesi che ai valori di Borsa (oggi il titolo ha segnato un rialzo dell’1,86% a 3,5 euro) corrisponde a un costo di circa 3 milioni di euro.
L’Ebitda segna un aumento del 4,9%, a 254 milioni, ma se si tolgono gli oneri sostenuti per il processo di quotazione in Borsa e pari a 7,5 milioni di euro, il margine sarebbe cresciuto dell’8 per cento. Il risultato operativo aumenta del 25% per cento, a 116,9 milioni. Il flusso di cassa generato è pari a 108 milioni. Anche quest’anno la società ha ricevuto un bonus per la qualità del servizio pari a 6,4 milioni. La performance della società beneficia, come ricordato, dell’incremento del traffico di rotta (il sorvolo del paese da parte degli aerei) dell’1,5% e del traffico di terminale (atterraggi e decolli) del 3,2 per cento. Ma in consistente crescita sono anche i ricavi da attività non regolate e da mercato terzo, che hanno segnato un incremento del 27,9% (14,6 milioni) e questo grazie alle attività di radiomisure fornite in Arabia Saudita e Kenya, di consulenza aeronautica svolta sia per il ministero dei trasporti malese sia negli Emirati Arabi Uniti per la ristrutturazione dello spazio aereo, oltre al training per i controllori di volo libici. Con un consistente portafoglio ordini per il prossimo triennio, pari a circa 20 milioni di euro.
I costi operativi sono in calo dello 0,6%, a 610 milioni. Enav «ha registrato un andamento dei ricavi da traffico in crescita che, unitamente al lavoro di efficientamento e ottimizzazione dei processi, ha determinato il primato dell’utile - ha commentato l’ad Roberta Neri -. Siamo particolarmente soddisfatti anche per i risultati ottenuti sul mercato non regolato. Per l’anno in corso possiamo ragionevolmente prevedere un ulteriore progresso dei ricavi che ci consentiranno di generare un cash flow in aumento».
Sempre ieri la società ha deciso di proseguire con la procedura per creare una newco con un partner industriale per la gestione dei droni. Enav ha già selezionato una short list: ora si procederà alla scelta del candidato migliore. Scelta che arriverà nella seconda metà dell’anno.