Norilsk compra dalle scorte di Stato
Norilsk Nickel sta comprando palladio dalle riserve della banca centrale russa per rispondere agli ordini dei clienti. L’ha dichiarato Vladimir Potanin, ceo e socio di Norilsk, sottolineando che l’intento non è accumulare scorte. Gli acquisti, ha precisato il cfo Sergey Malyshev, vengono fatti attraverso il Global Palladium Fund, che la stessa Norilsk aveva creato l’anno scorso anche con l’intento di sostenere i prezzi del metallo. Il fondo ha comprato 5 tonnellate nel 2016 a valori di mercato, ha detto Malyshev, e prevede di acquistarne almeno altrettante nel 2017. pL a scossa provocata da Anil Agarwal per ora vale il 9 per cento. Gli esegeti del mining credono però che il balzo del titolo di AngloAmerican possa essere solo l’inizio di un riassetto del settore, in anticipo rispetto alle attese. Un’ipotesi, perché la mossa del tycoon indiano è eccentrica abbastanza da apparire come un’operazione one off.
L’acquisto del 12% del colosso sudafricano AngloAmerican per 2 miliardi di dollari annunciato dall’imprenditore indiano, azionista di maggioranza di Vedanta Resources, quotata al Ftse 250, passa attraverso un edificio finanziario allestito da Jp Morgan. Volcan, il family trust degli Agarwal ha organizzato con la banca d’affari americana l’emissione di un bond convertibile garantito dalle azioni Vedanta. Raccolti i 2 miliardi Anil Agarwal ha cominciato a rastrellare titoli AngloAmerican, con l’obiettivo di raccogliere una quota che oscilla fra il 12 e il 13 per cento.
Si tratta ora di capire se finirà lì oppure se la manovra sarà sufficiente per creare uno smottamento del conglomerato che tanto piace all’ex trader indiano. Anil Agarwal, infatti, ha cominciato dal basso, commerciando metalli per poi progressivamente muo-
OPERAZIONE COMPLESSA Le azioni non vengono comprate in contanti, ma mediante il collocamento con JpMorgan di un bond convertibile da 2,4 miliardi di $
vere verso il settore minerario con puntate anche in Sudafrica dove Anglo American è super potenza, avendo avviato lì attività che oggi ne fanno il numero uno al mondo nella produzioni di platino (poco meno del 40% del totale) e un leader assoluto nei diamanti, attraverso la controllata De Beers.
«È un investimento molto interessante per la nostra famiglia – ha commentato Anil Agarwal – Sono felice di esse-