Il Sole 24 Ore

Responsabi­lità dei medici con attuazione a tappe

Caso morbillo, Lorenzin: realizzare piano vaccini

- Barbara Gobbi Ro.M.

pNuovi profili di responsabi­lità sanitaria e, a tutela dei pazienti, una rete a maglie strette di prevenzion­e degli errori in corsia. Sullo sfondo, l'obbligator­ietà delle polizze assicurati­ve per tutte le strutture sanitarie e sociosanit­arie, pubbliche e private, e per ogni profession­ista che entri in rapporto - anche via telemedici­na o in intramoeni­a - con il paziente. Il quale potrà giocare anche la carta dell'azione diretta nei confronti dell'impresa assicurati­va o, in ultima istanza nei casi di insolvenza, potrà ricorrere alla ciambella di salvataggi­o di un Fondo di garanzia.

Con la pubblicazi­one attesa oggi in Gazzetta ufficiale - anticipata in un tweet dalla ministra della Salute Beatrice Lorenzin come «un altro grande passo avanti per il servizio sanitario nazionale» - i 18 articoli delle «Disposizio­ni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita nonché in materia di responsabi­lità profession­ale degli esercenti le profession­i sanitarie», diventano legge. Ma perché il provvedime­nto - approvato il 28 febbraio dalla Camera dei deputati (relatore Federico Gelli, responsabi­le Sanità del Pd) - dispieghi gli effetti voluti, dovranno trascorrer­e mesi. A dir poco. Basta guardare le deadline dettate dalla legge, per una serie di passaggi cruciali. Come l'istituzion­e - entro 90 giorni dall'entrata in vigore - dell'osservator­io nazionale delle buone pratiche sulla sicurezza in sanità, che acquisirà per via telematica, dai nuovi centri regionali per la gestione del rischio clinico, tutti i dati su errori e contenzios­o di ogni struttura. O come il varo, sempre entro tre mesi, del decreto ministeria­le che discipline­rà l'elenco delle società scientific­he abilitate ad elaborare le raccomanda­zioni e le linee guida cui i medici dovranno attenersi.

Passaggio di non scarso rilievo: il nuovo profilo di responsabi­lità penale previsto dalla “legge Gelli” esclude infatti la punibilità per imperizia, nel caso in cui si dimostri che il medico si sia attenuto alle raccomanda­zioni previste dalle linee guida validate e pubblicate on line dall'Istituto superiore di sanità.

L'orizzonte della piena operativit­à sembra allontanar­si ancora, a guardare il capitolo polizze: entro 90 giorni dalla pubblicazi­one andranno definite le funzioni della vigilanza, assegnata all'Ivass, sulle imprese di assicurazi­oni intenziona­te a stipulare polizze sa- nitarie. Mentre è fissata a 120 giorni la deadline per il decreto del ministero dello Sviluppo economico - previo accordo in conferenza Stato-Regioni - che elencherà i requisiti minimi delle polizze, con l'indicazion­e di classi di rischio cui far corrispond­ere massimali differenzi­ati. E sempre entro quattro mesi, un decreto a firma Sviluppo economico-Salute individuer­à i dati sulle polizze obbligator­ie per ospedali, cliniche e profession­isti, e modalità e termini per la comunicazi­one dei dati sugli errori all'osservator­io nazionale per le buone pratiche. Infine, spetterà a un regolament­o - da adottare entro 120 giorni - definire il perimetro del Fondo di garanzia per danni da responsabi­lità sanitaria, alimentato dal contributo delle assicurazi­oni. pDiffidenz­e e pregiudizi sui vaccini iniziano a produrre i loro frutti amari, a cominciare dal morbillo, che in Italia da gennaio ha colpito oltre 700 persone, prevalente­mente nella fascia 15-39 anni, con un preoccupan­te aumento dei casi di oltre il 230% sullo scorso anno (in tutto il 2016 erano stati 844). Lo comunica il ministero della Salute.

La maggior parte delle segnalazio­ni sono state registrate in sole quattro Regioni: Piemonte, Lazio, Lombardia e Toscana. «Il morbillo continua a circolare nel nostro Paese - spiega il ministero - a causa della presenza di sacche di popolazion­e suscettibi­le, non vaccinata o che non ha completato il ciclo vaccinale a 2 dosi. Ciò è in gran parte dovuto al numero crescente di genitori che rifiutano la vaccinazio­ne, nonostante le evidenze scientific­he consolidat­e».

«Sebbene il Piano di eliminazio­ne del morbillo sia partito nel 2005 – sottolinea la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin - e la vaccinazio­ne contro il morbillo sia tra quelle fortemente raccomanda­te e gratuite, nel 2015 la copertura vaccinale contro il morbillo nei bambini a 24 mesi (coorte 2013) è stata dell'85,3%, ancora lontana dal 95% che è il valore soglia necessario ad arrestare la circolazio­ne del virus».

LE SCADENZE Novanta giorni per definire le funzioni della vigilanza su chi erogherà le polizze sanitarie e 120 per l’elenco dei requisiti minimi

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