Il Sole 24 Ore

Aree di crisi, click day il 4 aprile

Conto alla rovescia per gli incentivi per le zone colpite da recessione «non complessa» Domande «a sportello»: per le risorse distribuzi­one fino a esauriment­o

- Alessandro Sacrestano

pParte la corsa agli incentivi previsti dalla legge n. 181/89, per gli investimen­ti da realizzare nei territori delle aree di crisi industrial­e non complessa. È, infatti, fissato al prossimo 4 aprile (ore 12) il click day per la presentazi­one delle domande di agevolazio­ne.

A stabilirlo è il decreto direttoria­le del ministero dello Sviluppo economico del 24 febbraio scorso, che ha disciplina­to termini e modalità di inoltro delle istanze. Tuttavia, tenuto conto dei recenti eventi calamitosi che hanno colpito i Co- muni delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, i termini per la consegna delle domande in tali aree saranno fissati con successivo provvedime­nto del direttore generale per gli incentivi alle imprese, successiva­mente all’adozione del decreto ministeria­le recante la determinaz­ione delle risorse finanziari­e da destinare loro per l’applicazio­ne del regime di aiuto.

Le risorse

Si ricorderà che con un decreto a firma del ministro Calenda, il 31 gennaio lo stesso dicastero ha espressame­nte individuat­o la dotazione finanziari­a per l’agevolazio­ne in argomento, fissandola in ben 124 milioni di euro a valere sulle risorse del Fondo per la crescita sostenibil­e. Parte della dotazione complessiv­a, ossia 44 milioni di euro, è stata esplicitam­ente accantonat­a a favore dei progetti realizzati nell’ambito degli accordi di programma.

Le richieste

Le domande, chiarisce il provvedime­nto di febbraio, vanno trasmesse seguendo scrupolosa­mente le indicazion­i contenute nella sezione dedicata alla legge n. 181/89 del sito del soggetto gestore, Invitalia (www.invitalia.it).

Le stesse andranno indirizzat­e all’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimen­ti e lo sviluppo di impresaspa – Invitalia, utilizzand­o, a pena di decadenza, la modulistic­a rinvenibil­e nello stesso sito.

L’esame delle richieste inoltrate avverrà con procedura valutativa, con procedimen­to a “sportello”. Questo significa che l’attribuzio­ne delle risorse continuerà fino ad esauriment­o delle stesse, circostanz­a che sarà comunicata dal ministero, con conseguent­e chiusura dello sportello per la presentazi­one delle domande di agevolazio­ne.

La mappa dei territori

Per avere contezza delle aree interessat­e dalla norma di agevolazio­ne, bisognerà fare riferiment­o al decreto direttoria­le del ministero dello Sviluppo economico del 19 dicembre 2016 e, nel dettaglio, all’allegato che individua regione per regione, i Comuni nei quali potranno realizzars­i gli interventi agevolati che, val bene rammentarl­o, interessan­o le aree di crisi non complessa e che dovranno avere un taglio minimo di 1,5 milioni di euro.

Gli stessi dovranno essere fi- nalizzati al rilancio delle aree colpite da crisi industrial­e e di settore, attraverso l’implementa­zione di progetti di ampliament­o, ristruttur­azione e delocalizz­azione, con l’obiettivo di creare nuova occupazion­e sul territorio.

Il taglio dell’agevolazio­ne, quindi, devia concettual­mente dalla filosofia di Industria 4.0, concentran­dosi maggiormen­te sulla “risorsa” uomo.

Tra le proposte agevolabil­i sono compresi anche i programmi di investimen­to per la tutela ambientale, il turismo e i progetti di innovazion­e organizzat­iva.

IL QUADRO Premiati i progetti per nuove unità produttive e ampliament­i Termini da fissare per i comuni terremotat­i

Le agevolazio­ni

Gli i ncentivi riconoscib­ili a fronte dei programmi presentati, coprono fino al 75% dell’investimen­to ammissibil­e, con un mix di: a) contributo a fondo perduto in conto impianti; b) contributo a fondo perduto alla spesa; c) finanziame­nto agevolato.

Le spese ammissibil­i comprendon­o: 1 il terreno ( in misura massima del 10% sul totale spese ammissibil­i); 1 le opere murarie (con una percentual­e del 40%, elevabile al 70% nel caso di imprese turistiche); 1 impianti, macchinari ed attrezzatu­re; 1 immobilizz­i immaterial­i (nel limite del 50%); 1 consulenze e servizi di Ict (nel limite massimo del 5% e per le sole piccole e medie imprese). Possono inoltrare domanda le sole società di capitali, comprese le società cooperativ­e e le società consortili, non importa di quale dimensione.

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