Gli incentivi per le aree di crisi semplice
01 LA NORMA «MADRE»
La legge 181/89 pubblicata sulla «Gazzetta ufficiale» n.118 del 23 maggio 1989 è lo strumento per il rilancio delle aree colpite da crisi industriale e di settore. Finanzia iniziative imprenditoriali per risollevare il sistema economico locale e creare nuova occupazione, attraverso progetti di ampliamento, ristrutturazione e delocalizzazione. Gli incentivi sono stati riavviati con la pubblicazione del decreto del ministero dello Sviluppo economico del 9 giugno 2015 pubblicato sulla «Gazzetta ufficiale» n.178 del 3 agosto 2015
02 BENEFICIARI
Le sole società di capitali, incluse le società cooperative e consortili, già costituite alla data di presentazione della domanda di agevolazioni, aventi sede operativa, o intenzionati ad aprirla, nei territori individuati dal decreto del 19 dicembre 2016
03 PROGRAMMI
Si tratta di agevolazioni che andranno ai programmi per: a) nuove unità produttive che adottino soluzioni tecniche, organizzative e/o produttive innovative; b) ampliamento e/o riqualificazione di stabilimenti esistenti attraverso la diversificazione della produzione con nuovi prodotti aggiuntivi o il cambiamento radicale del processo produttivo; c) realizzazione di nuove unità produttive o ampliamento di quelle esistenti che forniscano servizi turistici; d) acquisizione di uno stabilimento o di alcune sue parti (macchinari, attrezzature, ecc.)
04 SETTORI
Rientrano nelle agevolazioni i settori: a) manifatturiero; b) estrattivo di minerali da cave e miniere; c) produttivo di energia o di tutela ambientale; d) servizi alle imprese; e) sviluppo dell’offerta turistica attraverso il potenziamento e il miglioramento della qualità dell’offerta ricettiva
05 LE AGEVOLAZIONI
Le agevolazioni consistono in un mix di interventi e in particolare: a) un finanziamento agevolato per il 50% degli investimenti ammissibili. La restituzione deve avvenire in massimo 10 anni, a cui si aggiunge un periodo di preammortamento massimo di 3 anni; b) un finanziamento a fondo perduto e contributo diretto alla spesa non superiore al 25% dell’investimento ammissibile. L’ammontare del contributo dipende dalla localizzazione e dalla dimensione dell’impresa, oltre che dalla tipologia del regime di aiuto richiesto c) un’eventuale partecipazione al capitale su richiesta dell’impresa
06 IL TETTO
Le tre tipologie di agevolazioni non possono comunque superare il 75% dell’investimento complessivo