Lo shopping attira turisti russi, coreani e statunitensi
Il Quadrilatero è una delle “attrazioni” più apprezzate dai turisti stranieri che scelgono di passare a Milano anche solo un weekend: le boutique – la maggior parte delle quali nuove o ristrutturate di recente –; i caffè storici appena rinnovati; i ristoranti nascosti nei cortili; gli hotel a cinque stelle resi ancor più appetibili da ristoranti e Spa di lusso. I numeri parlano chiaro: Monte Napoleone, la via del lusso per eccellenza, deve il proprio successo agli acquisti dei cittadini stranieri (80%) e incide
per oltre il 70% sul giro d’affari del Quadrilatero. Il 2016 non è stato un anno d’oro per il tax free shopping che secondo Global Blue, società svizzera specializzata nel segmento, nel solo Quadrilatero ha chiuso l’anno in calo del 12%. Eppure Milano, complice la sua nuova e più dinamica veste, ha recuperato smalto sulla scena internazionale, conquistando un ruolo da protagonista non solo nella competizione tra le capitali della moda, ma anche in quella tra le città turistiche più apprezzate.
Secondo un’analisi condotta da sempre da Global Blue e rielaborata dall’Osservatorio Bit, chi si reca a Milano lo fa per dare sfogo alla propria passione per lo shopping: tra agosto e ottobre 2016, infatti, i viaggiatori internazionali a Milano hanno acquistato abbigliamento e accessori (64%) o semplicemente hanno amato passeggiare per le vie del Quadrilatero (51%). Nel periodo di riferimento a registrare il tasso di crescita migliore sono stati gli acquisti dei turisti giapponesi, saliti del 13%. A livello generale, tuttavia, la maggior parte dello shopping per le vie del lusso milanese - dove lo scontrino medio nel 2016 è stato 1.439 euro, 1.800 in via Monte Napoleone - è da attribuirsi a cinesi (i cui acquisti nel 2016 sono calati di oltre il 20%), russi e americani.
Allargando il focus, i dati Global Blue-Osservatorio Bit evidenziano a livello nazionale proprio la tiepida ripresa (+2%) degli acquisti tax free effettuati dai viaggiatori russi, che in media hanno speso 683 euro a transazione, e un più deciso +10% registrato tra agosto e ottobre negli acquisti dei turisti coreani, il cui scontrino medio è salito del 2% a 663 euro.
Se Milano è considerata la capitale della moda italiana, ed è più frequentata in termini di volumi, ad aver registrato tassi di crescita più elevati è stata, nel terzo trimestre 2016, una delle città d’arte più note a livello mondiale: Firenze, anch’essa legata a doppio filo al made in Italy poiché culla del distretto pellettiero toscano e, insieme, cuore di un bacino di outlet diventato negli anni meta turistica vera e propria. La città toscana ha registrato un flusso in aumento dalla Russia (+9%), dalla Corea del Sud (+29%) e dal Giappone (+13%). Tra le mete più amate non potevano mancare Venezia, dove nel 2016 è stato aperto il nuovo shopping mall di lusso T Fondaco by Dfs, 7 mila mq dedicati ai marchi di alta gamma, e Roma che tra agosto e ottobre è stata prediletta soprattutto dai turisti arabi (+5%) e dagli americani (+2%).