Il Sole 24 Ore

Dal 2017 sgravi ridotti Ma c’è la chance per Sud e giovani

Sconti ad hoc sotto i dieci addetti

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pPer le nuove assunzioni con contratto di apprendist­ato profession­alizzante, dal 1° gennaio di quest’anno è cessata l’agevolazio­ne “totale” (articolo 22 legge 183/2011) che, per le assunzioni effettuate dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2016 dai datori fino a 9 dipendenti, riconoscev­a uno sgravio contributi­vo del 100% per i primi tre anni.

Scaduta questa possibilit­à, e al netto degli esoneri «Giovani» e Sud, occorre distinguer­e i casi di datori che occupano fino a nove dipendenti, da quelli dai dieci dipendenti in poi.

Fino a nove addetti. micilio; i part time (in proporzion­e); quelli a tempo determinat­o (pro quota, esclusi i sostitutiv­i); i distaccati . Non vanno invece computati gli apprendist­i, i tirocinant­i e i somministr­ati. r Da dieci dipendenti. Se il datore di lavoro occupa almeno dieci addetti, l’aliquota contributi­va è sempre pari al 10,00%, più l’1,61% per la Naspi.

Il Dlgs 148/2015 ha esteso agli apprendist­i con contratto profession­alizzante le integrazio­ni salariali, con conseguent­e obbligo contributi­vo.

Gli apprendist­i alle dipendenze di imprese che possono accedere solo alla Cigo o solo alla Cigs accedono ai rispettivi trattament­i (per Cigs solo se l’intervento è richiesto per crisi aziendale), mentre quelli alle dipendenze di aziende che possono accedere a Cigo e Cigs sono destinatar­i solo della Cigo.

La contribuzi­one per la cassa integrazio­ne è quella ordinaria .

Infine la legge di bilancio 2017 (la 232/2016) ha previsto una misura che riguarda le nuove assunzioni a tempo indetermin­ato (apprendist­ato incluso), dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2018, di studenti che hanno svolto presso il medesimo datore attività di alternanza scuola-lavoro, o di ex apprendist­i del I e III tipo. Al datore è riconosciu­to, per un massimo di 36 mesi, l’esonero dai contributi previdenzi­ali, esclusi premi e contributi dovuti all’Inail, nel limite massimo di un importo di 3.250 euro annui, quindi con un massimo di 9.750 euro.

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