S.M.
– FIRENZE
Come risulta dalla rubrica dell’articolo 2–bis del Dl 193 del 2016 («Interventi a tutela del pubblico denaro»), la norma intende sottrarre alla disponibilità di terzi (in genere, concessionari designati dal Comune) le somme da riscuotere per conto dei Comuni. Il pagamento mediante “delega per i versamenti unitari” (cosiddetto modello F24) consente l’accredito diretto alla tesoreria comunale, il che preserva l’ente dai rischi di peculati e di appropriazioni indebite. Ne deriva che anche la Tosap corrisposta dagli enti che erogano pubblici servizi (telefono, energia elettrica e simili) va pagata (anche) con F24, a prescindere dal fatto che «il servizio di accertamento e di riscossione della tassa sia stato affidato a soggetti iscritti nell’albo nazionale dei concessionari» (articoli 46, 47 e 52 del Dlgs 507 del 1993). Quello introdotto dalla norma è un “comando”, il quale ha eliminato la necessità di una convenzione fra ente locale e ministero delle Finanze.