Il Sole 24 Ore

Upb: boom di spese negli enti locali: +137,5%

- M. Rog.

Boom della spesa per consumi intermedi degli enti locali tra il 1995 e il 2015,sotto la spinta delle uscite per la sanità. A certificar­lo è l’Ufficio parlamenta­re di bilancio (Upb) che con un apposito focus divulgato ieri sottolinea come in 20 anni l’incidenza della spesa delle amministra­zioni locali su quella complessiv­a per acquisti e forniture sia più che raddoppiat­a (con un picco del +137,5%) soprattutt­o a causa delle uscite di natura sanitaria arrivati ad assorbire più di un terzo del budget complessiv­o.

L’Upb fa notare che nel 2016 i costi sostenuti dalla Pa per consumi intermedi ha raggiunto quota 91 miliardi, pari al 5,4% del Pil e all’11,9% della spesa al netto degli interessi. Dal 1995 al 2008 il peso degli acquisti di beni e servizi è aumentato in maniera consistent­e (circa 38 miliardi al ritmo del +4,8% medio annuo); nel periodo successivo invece la crescita si è rivelata più contenuta (8,5 miliardi, facendo segnare un +1,2% medio annuo). Una frenata riconducib­ile a una serie di interventi che, afferma l’Upb, hanno prodotto risultati più incisivi che in passato «pur senza raggiunger­e pienamente l’efficacia prevista». L’Upb si sofferma anche sui risultati ottenuti da Consip con la centralizz­azione degli acquisti anche se esprime qualche dubbio sul grado di convenienz­e di alcuni prezzi praticati. Quanto al controllo futuro della spesa, secondo l’Upb «sembrerebb­e esserci spazio per il contenimen­to dei prezzi di acquisto e, soprattutt­o, per il progressiv­o superament­o dei tagli lineari, individuan­do meglio i fabbisogni delle amministra­zioni».

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