Saranno decisive le competenze
Il 50% della forza lavoro italiana ha conoscenze informatiche scarse o nulle
pAumento della produttività, ma anche necessità di competenze di livello e molto specifiche. E sullo sfondo resta sempre il tema della robotica nel mondo del lavoro.
Insieme con la “velocità di esecuzione” necessaria per portare a casa un risultato ottimale da Industria 4.0 e digitalizzazione, la questione delle competenze ha fatto da leitmotiv a gran parte della seconda edizione del Fed, ideato e realizzato da Facebook e Giovani Imprenditori Confindustria, cui hanno partecipato oltre 2mila persone con 40 relatori che hanno animato talk, tavole rotonde, interviste e demo live.
I numeri, anche in questo caso, sono eloquenti. Solo 17 aziende su 100 impiegano addetti Ict e solo 12 offrono formazione informatica. In più, secondo Ocse oggi il 50% della forza lavoro in Italia ha zero o scarse competenze informatiche. E ancora: secondo una ricerca Modis il 22% delle posizioni digitali aperte in Italia non trova candidati.
Accanto a questi numeri ci sono poi quelli delle previsioni. McKinsey ritiene che il 50% del- l’occupaione sia ad alto rischio di essere sostituita da sistemi automatizzati entro il 2055. Da Bruxelles, intanto, l’ultima indicazione arrivata quantifica in 500mila i posti di lavoro disponibili per professionisti dell’Ict e di Industria 4.0 entro il 2020.
«Il tema della formazione – ha detto il ministro del Lavoro Giuliano Poletti intervenuto in collegamento video – è fondamentale. Abbiamo bisogno di fare in modo che il sistema della formazione e della scuola si attrezzi, ma anche che l’apparato produttivo, fatto di piccole e piccolissime imprese abbracci appieno la consapevolezza di fare i passi necessari sul versante della formazione al proprio interno». Quel che serve però, è creare condizioni che portino a una crescita necessaria. «Servono nuove imprese, ma anche imprese che crescono e che innovano», ha aggiunto il ministro.
Sullo sfondo c’è l’argomento, molto sentito in questo periodo, della “sostituzione” dei lavoratori a vantaggio dei robot. Sul tema esprime però fiducia Roberto Viola della Dg Connect Commissione Europea: «L’automatizzazione creerà posti di lavoro. È una bella storia e non sono preoccupato per i nostri giovani perchè ci sono tanti posti di lavoro che le imprese non riescono a coprire. I giovani non devono a e paura».
LO SCENARIO Il ministro Poletti: abbiamo bisogno che la scuola si rinnovi e le imprese facciano più formazione interna