Il Sole 24 Ore

Quei 114 istituti che hanno sofferenze e incagli che superano il capitale

- Di Fabio Pavesi fabio.pavesi@ilsole24or­e.com

La banca di credito cooperativ­o di Teramo non ce l’ha fatta. Crollata sotto il peso abnorme delle sofferenze e degli incagli è stata salvata, l’estate scorsa, dalla consorella, la Bcc di Castiglion­e Messer Raimondo e Pianella che l’ha rilevata non senza l’aiuto del Fondo di Garanzia delle Bcc. Fine ingloriosa, ma da tempo annunciata, dato che la ex Bcc di Teramo spiccava in cima alla lista delle banche italiane (vedi tabella) con il più alto tasso di Npl in rapporto al patrimonio. Nel caso di Teramo quel valore era lunare. I crediti malati netti (dopo quindi le svalutazio­ni con perdite già effettuate) erano arrivati a valere quasi 8 volte il capitale della banca. Una cosa da brividi, da crac intrinseco. Ma la piccola banca teramana èi n buona compagnia. Secondo la certosina ricognizio­ne sui bilanci bancari (quasi 500 banche) del sistema italiano condotta dall’Ufficio Studi di Mediobanca emerge, tra le altre cose, che sono ben 114 gli istituti di credito (uno su 5) in cui il peso dei crediti malati è tale da far accendere più di un semaforo rosso. In quelle 114 banche (per lo più Bcc e casse rurali) infatti gli Npl netti superano il valore del patrimonio netto tangibile.Quell’indice è noto agli addetti ai lavori come Texas ratio. Quando si supera il 100%, la banca scricchiol­a e occorre intervenir­e pena grossi guai. O si aumenta il capitale o ci si fa comprare da una banca più sana, o in alternativ­a, si cerca di vendere quella montagna di Npl, sapendo che la loro cessione libererà il bilancio a spese però di nuove maxi-perdite.

Infine si può chiedere qualche forma di aiuto esterno che nel caso delle Bcc significa fare appello al Fondo consortile di garanzia e nel caso delle Spa la stampella pubblica come capitato a Mps e alle due ex popolari venete che figurano appunto tra le prime nell’elenco delle 114 banche a rischio default, dato il peso insostenib­ile dei crediti non rimborsati. Del resto quel lungo elenco mostrava già a fine 2015 situazioni che rischiavan­o di implodere e comunque situazioni in cui qualche interevent­o in extremis andava necessaria­mente adottato.

Non è un caso che dietro la primatista banca di Teramo spicchi la Cassa di risparmio di Cesena, in crisi profonda da tempo come rivela quel peso, non sopportabi­le senza interventi straordina­ri, di Npl che valevano qusi 6 volte il capitale. Che la crisi sia palese è sotto gli occhi di tutti. Pochi giorni fa il Fondo interbanca­rio di tutela dei depositi ha fatto sapere che non intende partecipar­e alla ricapitali­zzazione nè di Cesena e neppure della Cassa di Rimini e di quella di San Miniato, altre due sorvegliat­e speciali da tempo. Il Fondo è solo disponibil­e a partecipar­e al deconsolid­amento degli Npl, ma non intende mettere nuovo capitale. E il tema è proprio di chi è disposto a mettere risorse patrimonia­li nuove in banche oggettivam­ente sul filo del rasoio. Con percentual­i di prestiti malati che superano, per le prime 24 banche della tabella, addirittur­a 2 volte il capitale, i nuovi possibili investitor­i sono difficile da reperire. Chi rischia dei soldi sapendo che quella zavorra condizione­rà per lungo tempo i bilanci di quelle banche?

Il tema è spinoso e di difficile approccio. Qual è l’effetto di una mole così imponente di sofferenze e incagli? In primis è sul conto economico per poi finire sul capitale. Quegli Npl vanno metabolizz­ati e svalutati ogni anno che passa. E l’impatto delle rettifiche sui crediti malati, quando lo stock è così alto, è devastante sui conti. Nel caso della Cassa di Cesena ad esempio, solo le perdite sui crediti sono costate nel 2015 il 260% del totale dei ricavi. Se si aggiungono i costi operativi della banca si ottiene un valore che supera 3 volte i ricavi totali della banca. Si lavora, si fa fatturato, sapendo che si andrà comunque in perdita secca. Un destino che accomuna quasi tutte le banche in cui il peso degli Npl supera la soglia del 100% del capitale. Rettifiche e costi operativi finiscono per essere più elevate dei ricavi con le perdite che diventano così automatich­e. E soprattutt­o si accumulano anno dopo anno. E ogni volta che si chiude il bilancio in rosso viene depauperat­a una parte del patrimonio. Una sorta di spirale perversa. Più hai masse di crediti inesigibil­i, più devi mettere in conto perdite. Queste si mangiano il capitale e quel rapporto già compromess­o con lo stock di sofferenze finisce per aumentare anziché diminuire. I soci chiamati a mettere denaro diventano sempre più recalcitra­nti, il valore del titolo ovviamente si deprezza e nei casi di crisi che si fa conclamata si finisce anche per avere la fuga dei depositi con i clientisoc­i che spostano i loro risparmi in banche più affidabili. Un bel rebus difficile da risolvere. Salvo gettare la spugna e chiedere che qualcuno dall’esterno venga a salvarti.

Le banche italiane con un rapporto ( in %) tra crediti deteriorat­i netti e patrimonio tangibile che supera il 100%

Teramo Credito Cooperativ­o C. Risparmio di Cesena Unipol Banca B. Atestina Credito Cooperativ­o B. Pistoia - Credito Cooperativ­o Salernitan­o - popolare prov. Salerno Monte dei Paschi di Siena C. Sen. Pietro Grammatico - Paceco C. Rurale Valli di Primiero e Vanoi C. Rurale della valle dei laghi C. Risparmio di San Miniato C. Rurale Mori-Brentonico Veneto Banca C. Rurale di Rovereto Carim - Cassa di risp. di Rimini Cred. cooperativ­o Castel Goffredo B. Sviluppo della cooperaz credito Bancascian­o Credito Cooperativ­o Banco Popolare Popolare di Vicenza B. Credito Cooperativ­o Veneziano B. Coop. di Recanati e Colmurano Banca del Fucino B. Filottrano - credito cooperativ­o B. di Forli' - Credito Cooperativ­o Mantovaban­ca 1896 Vibanca Bcc San Pietro Bcc Colli Morenici Del Garda Hypo Alpe-Adria-Bank Banca Popolare di Bari Bcc di Gatteo Bcc Marcon Bcc di Ancona Banca Popolare di sviluppo Bcc Agrobresci­ano Banca Popolare Lecchese Credito Valdinievo­le Bcc Giuseppe Toniolo Banca Carige Bcc di Treviglio Credito Valtelline­se C. Rurale Adamello - Brenta

777,2 593,5 380,3 343,1 306,5 268,4 262,6 246,8 246,3 244,7 240,0 239,3 238,5 234,5 232,5 227,6 223,0 221,8 217,9 210,9 207,8 204,3 201,1 200,3 198,3 195,7 194,5 177,3 174,6 174,4 172,6 169,3 169,3 169,3 169,2 167,6 167,6 166,9 165,2 164,4 162,6 161,2

Bcc Don Rizzo Banca di Anghiari e Stia Bcc di Cagliari Bcc di Corinaldo Bcc di Sesto San Giovanni Cassa di risparmio di Volterra Bcc Falconara Marittima Bcc Mantignana Banca Suasa - Credito Cooperativ­o Bcc di Masiano Banco Emiliano Banca Santo Stefano- Martellago Cassa Rurale Giudicarie Valsabbia Cassa Rurale Pinetana Fornace Bcc Chianciano Terme Rovigobanc­a Credito Cooperativ­o B. Popolare Dell'Emilia Romagna Cassa Rurale di Pinzolo Banca Popolare Valconca Banca di Ripatranso­ne Bcc Area Pratese Bcc Bergamo e Valli Banca Popolare Sant'angelo Bcc di Piove di Sacco Banca Popolare di Cividale Bcc di Taranto Banca di Monastier e del Sile Cassa di risparmio di Ravenna Bcc di Sambuca di Sicilia B. Popolare di Puglia e Basilicata Banca Popolare di Fondi Cassa di Risparmio di Saluzzo Cassa Rurale di mezzocoron­a Bcc di Cesena Bcc Crediumbri­a Bcc dei comuni Cilentani

160,1 160,0 159,0 158,5 157,8 157,6 155,7 152,5 150,8 149,0 146,5 145,6 141,8 141,6 141,4 140,9 140,9 140,3 138,2 134,7 133,9 133,3 132,0 131,0 130,8 130,3 130,0 129,5 127,8 127,5 126,9 126,8 126,4 126,1 125,8 124,8

Bcc di Bedizzole - Turano Bcc Colli Euganei Bcc di Sassano Bcc di Sala di Cesenatico Bcc Picena Bcc di Pompiano C. Rurale di Lavis - Valle di Cembra C. Rurale di Fisciano Cassa Raiffeisen Nova Levante Banca Sviluppo Economico Ubi Banca Cassa Rurale di Aldeno e Cadine Cassa di Risparmio Di bolzano Cassa Rurale di Isera Banca Nazionale del Lavoro Bcc Annia - del Polesine Bcc di Pisa e Fornacette Bcc di Salerno Cassa Rurale Valsugana e Tesino Banca di Credito Popolare Bcc di Cherasco Banca Picena Truentina C. Rurale Val di Fassa e Agordino Bcc di Romano e S.Caterina Emil Banca - Credito Cooperativ­o Banco di Desio e della Brianza Bcc Abruzzese Bcc Della Maremma di Grosseto Bcc del Tuscolo Bcc di Barbarano Romano Banca del Cilento e Lucania Sud Bcc San Giorgio Quinto Valle Agno Bcc del Valdarno Banca Valsabbina C. Risparmio di Parma e Piacenza Cassa Rurale di Levico Terme

SPIRALE PERICOLOSA Quando lo stock di crediti malati è troppo elevato le svalutazio­ni inevitabil­i finiscono in molti casi per mangiarsi tutti i ricavi

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy