Il Sole 24 Ore

Kramer contro Kramer in casa Stefanel

- Luca Davi

Scoppia la guerra (giudiziari­a) in casa Stefanel. O meglio la società Stefanel, che sta in questi giorni cambiando padrone, vuole 5 milioni dal suo ormai ex patron Giuseppe Stefanel. Sembra di rivedere la trama del film Kramer contro Kramer. Quei 5 milioni chiesti a Bepi Stefanel e per i quali è stata avviata, come recita un comunicato diffuso l’altro ieri, un’azione giudiziari­a da parte della società sarebbero figli di un vecchio accordo del 2014, quando in una delle innumerevo­li ristruttur­azioni del debito (almeno tre dal 2008) del gruppo tessile, il fondatore storico si era impegnato a versare 5 milioni in conto capitale di tasca sua. La Stefanel (società) ha chiesto nei giorni scorsi che venisse onorato l’accordo di allora. La trattativa non ha portato a nessun risultato e ora la società è passata alle vie legali per «tutelare il proprio credito». Un finale di partita certo amaro per Bepi Stefanel che sommerso dai debiti da tempo è stato costretto a passare la mano. E ora la società che porta il suo nome gli chiede pure di onorare un vecchio impegno. (Fa.P.)

«Rimandare il risanament­o farebbe protrarre le fragilità»

pA Francofort­e non c’è alcuna voglia di spingere le banche a cedere di corsa gli Npl. «Sappiamo che occorre tempo per la dismission­e degli Npl, e che può essere necessario trovare un compromess­o fra tempi di dismission­e e valori di recupero». Così dice il componente del Consiglio di Vigilanza della Bce, Ignazio Angeloni, intervenen­do a un convegno alla Bocconi. Anche perchè questo causerebbe cessioni a prezzi scontati, generando così immediati riflessi negativi sui patrimoni delle banche. Nello stesso tempo, però, le banche non possono pensare di rinviare in eterno il problema. «Siamo anche convinti che rimandare il risanament­o dei bilanci farebbe indebitame­nte protrarre le fragilità delle banche, con potenziali danni per l’economia».

Le banche devono insomma darsi una road map di cessioni programmat­e e seguirla passo passo. Questo del resto è il senso della richiesta del “piano Npl” che le ban-

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